mercoledì 25 novembre 2015

C - 1 DOM. AVVENTO


2 commenti:

  1. OM.D.D. Diciamo subito che abbiamo udito un Vangelo impressionante. Ma non più di tanto perché ciò che Gesù ha detto intende collocare alcune cose al posto giusto. Tutti cerchiamo di collocare alcune cose al posto giusto. Tutti cerchiamo di collocare i nostri piedi su terreni non franosi, sicuri. Abbiamo tutti bisogno, chi più chi meno di sicurezza. Perché conosciamo la paura.
    Vedete, la paura è quello stato di allerta ,inquieto di fronte ai pericoli reali o immaginari. Tanto più forte è la paura, quanto non ben identificabili sono i possibili pericoli. Certo, è vero dire che la paura cammina con il coraggio. La paura e il coraggio camminano insieme. Ma non dobbiamo mai dimenticare che nella nostra vita, lo si ammetta o meno, abita la precarietà...
    Gesù, poco prima di morire, ci avverte. Sono parole di verità, le sue. Gesù ha nessuna paura di parlare di paure.
    “Vi saranno segni nel cosmo, nel sole, nella luna, nelle stelle, e fragore del mare e dei flutti, e gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere, le potenze dei cieli saranno sconvolte, gli uomini moriranno di paura”.
    Guardate che qui non ci sono uomini particolarmente cattivi, sono uomini e donne esattamente come noi.

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  2. “Le potenze dei cieli saranno sconvolte”. Tutto questo, tutte queste parole di Gesù riguardano certamente la fine del tempo. Il cosmo non è eterno. ma le parole di Gesù udite stasera investono i tempi a partire dai nostri.
    Gesù parla anche dei nostri tempi.
    Siamo tutti dentro a degli sconvolgimenti piccoli o grandi che siano, possono investire questi sconvolgimenti la vita personale o familiare o dell'intera società. Non ha importanza. L'importante è che la reazione è sempre la stessa . sorpresa impaurita, angoscia che cresce, disperazione dilagante. E' così.
    Però Gesù ci avverte : “Le potenze dei cieli saranno sconvolte”.
    Traduciamo un attimo questa parola per noi : ciò che pensavi che non sarebbe mai accaduto , accade...
    quando vedi i tuoi cieli sconvolti, quando non sai più a che santo affidarti, quando hai una famiglia e non sai più come mantenerla, questi sono i cieli sconvolti.
    I così detti “esodati” non sono forse dentro al fragore dei mari e dei flutti, sballottati di qua e di là in cerca di un futuro, in cerca di qualcosa che non hanno più. Chi è costretto a ricorrere la prima volta nella sua vita alla mensa dei poveri perchè non ce la fa più, non vede forse lo sconvolgimento di tutta la sua vita?
    Provare per credere, amici. “Le potenze dei cieli saranno sconvolte”. Come credenti siamo collocati all'interno di questa precarietà, di questa paura, ci sono le crepe, i segni di molte crisi.
    Noi riusciamo a capire, oggi più che mai, cosa significhi per noi e per gli altri morire per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà mai accadere, e non sai cosa accadrà...

    Ecco però la parola di speranza, Gesù ha parlato di paura, di sconvolgimenti, non li ha negati. Ci sono e li vediamo, però Gesù a questo punto, ha dato la parola di speranza . “Quando sarete in mezzo agli sconvolgimenti, risollevatevi, alzate la testa, cercate di vedere ciò che avete mai visto, perché ”la vostra liberazione è vicina” .
    In mezzo agli sconvolgimenti, alle crisi planetarie, personali, familiari, sociali, Dio non è scomparso, non è diventato un Dio assente.
    “Non abbiate paura”, sto realizzando per voi, dice Dio a Geremia – prima lettura - “le promesse di bene” e a queste promesse”Io non verrò mai meno”. Ecco il nostro salvagente in mezzo al fragore del mare e dei flutti, in mezzo alle potenze del cielo sconvolte dentro di noi , tante volte.
    Come fare per credere a tutto questo? Perché le nostre reazioni le conosciamo. Sì, sì, belle parole, però nulla cambia. Ecco il mio ateismo galleggiante che cerca di strapparmi il salvagente, che cerca di strapparmi la fede.
    Come fare per fidarmi delle parole di Gesù? Gesù ci dà dei consigli da prendere molto seriamente : “State attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita”.
    La speranza è il salvagente. La mia vita poggia sulle promesse di Dio, qualsiasi cosa accada.
    “Vegliate in ogni momento pregando”. Siamo sempre in quei consigli per non restare sommersi negli sconvolgimenti che stiamo sperimentando tutti.
    Vegliare allora, lottare per non cadere nello smarrimento, nella paura, nell'angoscia.
    Vegliare perché Dio alle sue promesse non verrà mai meno.
    Vegliare pregando , perché questa veglia della fede è possibile nella misura in cui tutti preghiamo un po' di più.
    Nella misura in cui si rafforza l'incontro con Dio e tra di noi, allora siamo con la testa alta, risollevati nell'intimo dagli sconvolgimenti storici.
    Chi prega ha in mano il timone della barca che è la vita.
    Le promesse di Dio sono il carburante eterno che ci permette di navigare sicuri.

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