D.D.D.D. Insieme per un attimo ci chiediamo cosa vuol dirci questo famoso Vangelo, questo famoso racconto. Parlare soltanto di una normale festa di nozze? Sì, ma non solo di un generico matrimonio. Questo racconto vuole parlare del primo miracolo di Gesù? Sì, ma non solo. Qui, in questo Vangelo, vengono dette cose molto più grandi che molti profeti aspettavano. Abbiamo udita la prima lettura dal profeta Isaia. Testo che apriva uno spiraglio sulla comprensione del racconto di Cana , Isaia che si rivolge a Gerusalemme dicendo :”Nessuno ti chiamerà più l'Abbandonata e la Devastata, ma sarai chiamata Gioia del Signore, terra Sposata” . Allora, c'è una promessa di nozze tra Dio e l'umanità. Ed ecco il Vangelo che dice di nozze che stanno avvenendo e che sono avvenute : Dio in Gesù si sposa. Da parte sua queste nozze saranno indissolubili e permanenti. Tutto avviene non su un piano di necessità, ma di totale gratuità. Cerchiamo di capire quello che adesso ho detto entrando per un attimo nel Vangelo. Siamo dentro a una festa di nozze. E va bene. Ci sono degli invitati , e noi ci mettiamo tra questi, anche se al momento non abbiamo la più pallida idea di chi siano la sposa e lo sposo. Sembrano inesistenti. Già questo è un po' strano. Tra gli invitati troviamo subito la madre di Gesù. Doveva essere già lì prima che Gesù , anch'egli invitato, arrivasse con i suoi amici. Cosa si fa in una festa di nozze? Si mangia, si beve, si parla, si commentano vestiti e cappellini, insomma. Ad un certo punto la Madre Maria si accorge che viene a mancare il vino e si rivolge al Figlio : “Non hanno più vino”. Come dire a Gesù : fai qualcosa! Se restiamo semplicemente su un piano terra- terra , e la cosa riguardasse soltanto una comune festa di nozze , cosa avrebbe potuto rispondere Gesù? Madre, ma non vedi che sono tutti mezzi andati? Fai la prova del palloncino e vedrai. Se adesso manca il vino e non possono più bere, non soltanto questa cosa non è grave, ma è salutare che sia così. Non si fa nessun miracolo per aggiungere sbornia a sbornia. Capite? Non siamo dentro a una normale festa di nozze, perchè le cose non stanno così. Gesù risponde alla Madre in modo strano . “Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora”. Ma cosa c'entra questa cosa con il vino che manca? Sappiamo bene che l'ora di cui si parla e che manca ha a che fare con Gesù. Questo vino di cui si parla e che manca, ha a che fare con la sua ora. Voi capite che il vino normale non c'entra più niente. Maria a questo punto non insiste, ma dice le sue ultime parole, il suo testamento : “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”. Punto. Ed ecco Gesù : “Riempite le anfore di acqua”. Lo fanno. E adesso Gesù dice : portate queste anfore al capo catering. Spunta un vino ottimo, buonissimo. Seicento litri circa. Ce n'è per tutti, e se ne avanza. Capite?Qui abbiamo e possiamo fare un immediato confronto , quando Gesù prende i cinque pani e i due pesci e li moltiplica. E tutti vengono sfamati e se ne avanza di questo pane. Qui abbiamo il vino che viene donato a dismisura. Ma noi sappiamo che il pane che sfama e riempie la vita è Gesù. Allora il vino che permette alla vita di essere festeggiata e di non finire in tragedia è Gesù. E' Gesù questo vino. Ma allora Maria, figura della Chiesa, della Chiesa che siamo noi, è la sposa
D.D.D.D. Insieme per un attimo ci chiediamo cosa vuol dirci questo famoso Vangelo, questo famoso racconto. Parlare soltanto di una normale festa di nozze? Sì, ma non solo di un generico matrimonio. Questo racconto vuole parlare del primo miracolo di Gesù? Sì, ma non solo. Qui, in questo Vangelo, vengono dette cose molto più grandi che molti profeti aspettavano. Abbiamo udita la prima lettura dal profeta Isaia. Testo che apriva uno spiraglio sulla comprensione del racconto di Cana , Isaia che si rivolge a Gerusalemme dicendo :”Nessuno ti chiamerà più l'Abbandonata e la Devastata, ma sarai chiamata Gioia del Signore, terra Sposata” . Allora, c'è una promessa di nozze tra Dio e l'umanità. Ed ecco il Vangelo che dice di nozze che stanno avvenendo e che sono avvenute : Dio in Gesù si sposa. Da parte sua queste nozze saranno indissolubili e permanenti. Tutto avviene non su un piano di necessità, ma di totale gratuità. Cerchiamo di capire quello che adesso ho detto entrando per un attimo nel Vangelo. Siamo dentro a una festa di nozze. E va bene. Ci sono degli invitati , e noi ci mettiamo tra questi, anche se al momento non abbiamo la più pallida idea di chi siano la sposa e lo sposo. Sembrano inesistenti. Già questo è un po' strano. Tra gli invitati troviamo subito la madre di Gesù. Doveva essere già lì prima che Gesù , anch'egli invitato, arrivasse con i suoi amici. Cosa si fa in una festa di nozze? Si mangia, si beve, si parla, si commentano vestiti e cappellini, insomma. Ad un certo punto la Madre Maria si accorge che viene a mancare il vino e si rivolge al Figlio : “Non hanno più vino”. Come dire a Gesù : fai qualcosa! Se restiamo semplicemente su un piano terra- terra , e la cosa riguardasse soltanto una comune festa di nozze , cosa avrebbe potuto rispondere Gesù? Madre, ma non vedi che sono tutti mezzi andati? Fai la prova del palloncino e vedrai. Se adesso manca il vino e non possono più bere, non soltanto questa cosa non è grave, ma è salutare che sia così. Non si fa nessun miracolo per aggiungere sbornia a sbornia. Capite? Non siamo dentro a una normale festa di nozze, perchè le cose non stanno così. Gesù risponde alla Madre in modo strano . “Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora”. Ma cosa c'entra questa cosa con il vino che manca? Sappiamo bene che l'ora di cui si parla e che manca ha a che fare con Gesù. Questo vino di cui si parla e che manca, ha a che fare con la sua ora. Voi capite che il vino normale non c'entra più niente. Maria a questo punto non insiste, ma dice le sue ultime parole, il suo testamento : “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”. Punto. Ed ecco Gesù : “Riempite le anfore di acqua”. Lo fanno. E adesso Gesù dice : portate queste anfore al capo catering. Spunta un vino ottimo, buonissimo. Seicento litri circa. Ce n'è per tutti, e se ne avanza. Capite?Qui abbiamo e possiamo fare un immediato confronto , quando Gesù prende i cinque pani e i due pesci e li moltiplica. E tutti vengono sfamati e se ne avanza di questo pane. Qui abbiamo il vino che viene donato a dismisura. Ma noi sappiamo che il pane che sfama e riempie la vita è Gesù. Allora il vino che permette alla vita di essere festeggiata e di non finire in tragedia è Gesù. E' Gesù questo vino. Ma allora Maria, figura della Chiesa, della Chiesa che siamo noi, è la sposa
D.D. Insieme per un attimo ci chiediamo cosa vuol dirci questo famoso Vangelo, questo famoso racconto. Parlare soltanto di una normale festa di nozze? Sì, ma non solo di un generico matrimonio. Questo racconto vuole parlare del primo miracolo di Gesù? Sì, ma non solo. Qui, in questo Vangelo, vengono dette cose molto più grandi che molti profeti aspettavano. Abbiamo udita la prima lettura dal profeta Isaia. Testo che apriva uno spiraglio sulla comprensione del racconto di Cana , Isaia che si rivolge a Gerusalemme dicendo :”Nessuno ti chiamerà più l'Abbandonata e la Devastata, ma sarai chiamata Gioia del Signore, terra Sposata” . Allora, c'è una promessa di nozze tra Dio e l'umanità. Ed ecco il Vangelo che dice di nozze che stanno avvenendo e che sono avvenute : Dio in Gesù si sposa. Da parte sua queste nozze saranno indissolubili e permanenti. Tutto avviene non su un piano di necessità, ma di totale gratuità. Cerchiamo di capire quello che adesso ho detto entrando per un attimo nel Vangelo. Siamo dentro a una festa di nozze. E va bene. Ci sono degli invitati , e noi ci mettiamo tra questi, anche se al momento non abbiamo la più pallida idea di chi siano la sposa e lo sposo. Sembrano inesistenti. Già questo è un po' strano. Tra gli invitati troviamo subito la madre di Gesù. Doveva essere già lì prima che Gesù , anch'egli invitato, arrivasse con i suoi amici. Cosa si fa in una festa di nozze? Si mangia, si beve, si parla, si commentano vestiti e cappellini, insomma. Ad un certo punto la Madre Maria si accorge che viene a mancare il vino e si rivolge al Figlio : “Non hanno più vino”. Come dire a Gesù : fai qualcosa! Se restiamo semplicemente su un piano terra- terra , e la cosa riguardasse soltanto una comune festa di nozze , cosa avrebbe potuto rispondere Gesù? Madre, ma non vedi che sono tutti mezzi andati? Fai la prova del palloncino e vedrai. Se adesso manca il vino e non possono più bere, non soltanto questa cosa non è grave, ma è salutare che sia così. Non si fa nessun miracolo per aggiungere sbornia a sbornia. Capite? Non siamo dentro a una normale festa di nozze, perchè le cose non stanno così. Gesù risponde alla Madre in modo strano . “Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora”. Ma cosa c'entra questa cosa con il vino che manca? Sappiamo bene che l'ora di cui si parla e che manca ha a che fare con Gesù. Questo vino di cui si parla e che manca, ha a che fare con la sua ora. Voi capite che il vino normale non c'entra più niente. Maria a questo punto non insiste, ma dice le sue ultime parole, il suo testamento : “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”. Punto. Ed ecco Gesù : “Riempite le anfore di acqua”. Lo fanno. E adesso Gesù dice : portate queste anfore al capo catering. Spunta un vino ottimo, buonissimo. Seicento litri circa. Ce n'è per tutti, e se ne avanza. Capite?Qui abbiamo e possiamo fare un immediato confronto , quando Gesù prende i cinque pani e i due pesci e li moltiplica. E tutti vengono sfamati e se ne avanza di questo pane. Qui abbiamo il vino che viene donato a dismisura. Ma noi sappiamo che il pane che sfama e riempie la vita è Gesù. Allora il vino che permette alla vita di essere festeggiata e di non finire in tragedia è Gesù. E' Gesù questo vino. Ma allora Maria, figura della Chiesa, della Chiesa che siamo noi, è la sposa.
-->Abbiamo finalmente trovato la sposa. E Gesù è lo sposo. Finalmente lo abbiamo individuato. Liete nozze, avvenute e tutt'ora in corso. La Chiesa che attraverso la Madre continua a dire a Gesù : guarda che all'umanità manca il vino. Non si può fare festa . Manca il vino della comunione fra di noi. Figlio, manca il vino della giustizia. Non vedi, Figlio, che i poveri stanno aumentando a dismisura? Manca il vino delle relazioni buone che rendono la vita vivibile. Manca il vino della reciproca comunicazione che arricchisce l'esistenza umana. Figlio, manca il vino della speranza. Quando preghiamo, cosa facciamo se non chiedere questo vino? Non si può fare festa senza questo vino che è Gesù. E Gesù arriva e Maria ha detto , e ci dice ancora , l'unica condizione per avere questo vino : “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”...Anche se non capite, anche se avete delle questioni interne, anche se la cosa qualche volta vi fa fatica, il vino arriva. Questo a Cana fu l'inizio dei segni compiuti da Gesù . “Egli manifestò la sua gloria”. Ha fatto vedere chi era lo sposo, Colui che è il vino, il pane, che ci permette di vivere.“ E i suoi discepoli credettero in lui” Voi capite allora che questo miracolo non lo possiamo collocare come se fosse un miracolo all'interno di una comune festa di nozze. Non c'entra niente questo. Diciamolo forte. Qui è in gioco la promessa di Dio di sposare l'umanità, e che si realizza. Incomincia a realizzarsi fino a quell'ora in cui la promessa sarà pienamente compiuta. Gesù muore e dona lo Spirito. Noi siamo ancora qui a far memoria di quest'ora di Gesù. Questo pane che diventa suo Corpo e questo vino che diventa suo Sangue. Siamo qui per diventare più forti, più ripieni di speranza,più capaci di aiutare le persone che ci stanno accanto. Abbiamo ancora una volta mangiato il pane, abbiamo ancora una volta bevuto il vino. Gesù, appunto.
D.D.D.D. Insieme per un attimo ci chiediamo cosa vuol dirci questo famoso Vangelo, questo famoso racconto. Parlare soltanto di una normale festa di nozze? Sì, ma non solo di un generico matrimonio. Questo racconto vuole parlare del primo miracolo di Gesù? Sì, ma non solo. Qui, in questo Vangelo, vengono dette cose molto più grandi che molti profeti aspettavano.
RispondiEliminaAbbiamo udita la prima lettura dal profeta Isaia. Testo che apriva uno spiraglio sulla comprensione del racconto di Cana , Isaia che si rivolge a Gerusalemme dicendo :”Nessuno ti chiamerà più l'Abbandonata e la Devastata, ma sarai chiamata Gioia del Signore, terra Sposata” .
Allora, c'è una promessa di nozze tra Dio e l'umanità.
Ed ecco il Vangelo che dice di nozze che stanno avvenendo e che sono avvenute : Dio in Gesù si sposa. Da parte sua queste nozze saranno indissolubili e permanenti.
Tutto avviene non su un piano di necessità, ma di totale gratuità. Cerchiamo di capire quello che adesso ho detto entrando per un attimo nel Vangelo.
Siamo dentro a una festa di nozze. E va bene. Ci sono degli invitati , e noi ci mettiamo tra questi, anche se al momento non abbiamo la più pallida idea di chi siano la sposa e lo sposo. Sembrano inesistenti. Già questo è un po' strano. Tra gli invitati troviamo subito la madre di Gesù. Doveva essere già lì prima che Gesù , anch'egli invitato, arrivasse con i suoi amici. Cosa si fa in una festa di nozze? Si mangia, si beve, si parla, si commentano vestiti e cappellini, insomma. Ad un certo punto la Madre Maria si accorge che viene a mancare il vino e si rivolge al Figlio :
“Non hanno più vino”. Come dire a Gesù : fai qualcosa!
Se restiamo semplicemente su un piano terra- terra , e la cosa riguardasse soltanto una comune festa di nozze , cosa avrebbe potuto rispondere Gesù? Madre, ma non vedi che sono tutti mezzi andati?
Fai la prova del palloncino e vedrai. Se adesso manca il vino e non possono più bere, non soltanto questa cosa non è grave, ma è salutare che sia così. Non si fa nessun miracolo per aggiungere sbornia a sbornia. Capite? Non siamo dentro a una normale festa di nozze, perchè le cose non stanno così.
Gesù risponde alla Madre in modo strano . “Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora”. Ma cosa c'entra questa cosa con il vino che manca? Sappiamo bene che l'ora di cui si parla e che manca ha a che fare con Gesù. Questo vino di cui si parla e che manca, ha a che fare con la sua ora. Voi capite che il vino normale non c'entra più niente. Maria a questo punto non insiste, ma dice le sue ultime parole, il suo testamento : “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”. Punto.
Ed ecco Gesù : “Riempite le anfore di acqua”. Lo fanno. E adesso Gesù dice : portate queste anfore al capo catering. Spunta un vino ottimo, buonissimo. Seicento litri circa. Ce n'è per tutti, e se ne avanza. Capite?Qui abbiamo e possiamo fare un immediato confronto , quando Gesù prende i cinque pani e i due pesci e li moltiplica. E tutti vengono sfamati e se ne avanza di questo pane. Qui abbiamo il vino che viene donato a dismisura.
Ma noi sappiamo che il pane che sfama e riempie la vita è Gesù. Allora il vino che permette alla vita di essere festeggiata e di non finire in tragedia è Gesù. E' Gesù questo vino. Ma allora Maria, figura della Chiesa, della Chiesa che siamo noi, è la sposa
D.D.D.D. Insieme per un attimo ci chiediamo cosa vuol dirci questo famoso Vangelo, questo famoso racconto. Parlare soltanto di una normale festa di nozze? Sì, ma non solo di un generico matrimonio. Questo racconto vuole parlare del primo miracolo di Gesù? Sì, ma non solo. Qui, in questo Vangelo, vengono dette cose molto più grandi che molti profeti aspettavano.
RispondiEliminaAbbiamo udita la prima lettura dal profeta Isaia. Testo che apriva uno spiraglio sulla comprensione del racconto di Cana , Isaia che si rivolge a Gerusalemme dicendo :”Nessuno ti chiamerà più l'Abbandonata e la Devastata, ma sarai chiamata Gioia del Signore, terra Sposata” .
Allora, c'è una promessa di nozze tra Dio e l'umanità.
Ed ecco il Vangelo che dice di nozze che stanno avvenendo e che sono avvenute : Dio in Gesù si sposa. Da parte sua queste nozze saranno indissolubili e permanenti.
Tutto avviene non su un piano di necessità, ma di totale gratuità. Cerchiamo di capire quello che adesso ho detto entrando per un attimo nel Vangelo.
Siamo dentro a una festa di nozze. E va bene. Ci sono degli invitati , e noi ci mettiamo tra questi, anche se al momento non abbiamo la più pallida idea di chi siano la sposa e lo sposo. Sembrano inesistenti. Già questo è un po' strano. Tra gli invitati troviamo subito la madre di Gesù. Doveva essere già lì prima che Gesù , anch'egli invitato, arrivasse con i suoi amici. Cosa si fa in una festa di nozze? Si mangia, si beve, si parla, si commentano vestiti e cappellini, insomma. Ad un certo punto la Madre Maria si accorge che viene a mancare il vino e si rivolge al Figlio :
“Non hanno più vino”. Come dire a Gesù : fai qualcosa!
Se restiamo semplicemente su un piano terra- terra , e la cosa riguardasse soltanto una comune festa di nozze , cosa avrebbe potuto rispondere Gesù? Madre, ma non vedi che sono tutti mezzi andati?
Fai la prova del palloncino e vedrai. Se adesso manca il vino e non possono più bere, non soltanto questa cosa non è grave, ma è salutare che sia così. Non si fa nessun miracolo per aggiungere sbornia a sbornia. Capite? Non siamo dentro a una normale festa di nozze, perchè le cose non stanno così.
Gesù risponde alla Madre in modo strano . “Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora”. Ma cosa c'entra questa cosa con il vino che manca? Sappiamo bene che l'ora di cui si parla e che manca ha a che fare con Gesù. Questo vino di cui si parla e che manca, ha a che fare con la sua ora. Voi capite che il vino normale non c'entra più niente. Maria a questo punto non insiste, ma dice le sue ultime parole, il suo testamento : “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”. Punto.
Ed ecco Gesù : “Riempite le anfore di acqua”. Lo fanno. E adesso Gesù dice : portate queste anfore al capo catering. Spunta un vino ottimo, buonissimo. Seicento litri circa. Ce n'è per tutti, e se ne avanza. Capite?Qui abbiamo e possiamo fare un immediato confronto , quando Gesù prende i cinque pani e i due pesci e li moltiplica. E tutti vengono sfamati e se ne avanza di questo pane. Qui abbiamo il vino che viene donato a dismisura.
Ma noi sappiamo che il pane che sfama e riempie la vita è Gesù. Allora il vino che permette alla vita di essere festeggiata e di non finire in tragedia è Gesù. E' Gesù questo vino. Ma allora Maria, figura della Chiesa, della Chiesa che siamo noi, è la sposa
D.D. Insieme per un attimo ci chiediamo cosa vuol dirci questo famoso Vangelo, questo famoso racconto. Parlare soltanto di una normale festa di nozze? Sì, ma non solo di un generico matrimonio. Questo racconto vuole parlare del primo miracolo di Gesù? Sì, ma non solo. Qui, in questo Vangelo, vengono dette cose molto più grandi che molti profeti aspettavano.
RispondiEliminaAbbiamo udita la prima lettura dal profeta Isaia. Testo che apriva uno spiraglio sulla comprensione del racconto di Cana , Isaia che si rivolge a Gerusalemme dicendo :”Nessuno ti chiamerà più l'Abbandonata e la Devastata, ma sarai chiamata Gioia del Signore, terra Sposata” .
Allora, c'è una promessa di nozze tra Dio e l'umanità.
Ed ecco il Vangelo che dice di nozze che stanno avvenendo e che sono avvenute : Dio in Gesù si sposa. Da parte sua queste nozze saranno indissolubili e permanenti.
Tutto avviene non su un piano di necessità, ma di totale gratuità. Cerchiamo di capire quello che adesso ho detto entrando per un attimo nel Vangelo.
Siamo dentro a una festa di nozze. E va bene. Ci sono degli invitati , e noi ci mettiamo tra questi, anche se al momento non abbiamo la più pallida idea di chi siano la sposa e lo sposo. Sembrano inesistenti. Già questo è un po' strano. Tra gli invitati troviamo subito la madre di Gesù. Doveva essere già lì prima che Gesù , anch'egli invitato, arrivasse con i suoi amici. Cosa si fa in una festa di nozze? Si mangia, si beve, si parla, si commentano vestiti e cappellini, insomma. Ad un certo punto la Madre Maria si accorge che viene a mancare il vino e si rivolge al Figlio :
“Non hanno più vino”. Come dire a Gesù : fai qualcosa! Se restiamo semplicemente su un piano terra- terra , e la cosa riguardasse soltanto una comune festa di nozze , cosa avrebbe potuto rispondere Gesù? Madre, ma non vedi che sono tutti mezzi andati?
Fai la prova del palloncino e vedrai. Se adesso manca il vino e non possono più bere, non soltanto questa cosa non è grave, ma è salutare che sia così. Non si fa nessun miracolo per aggiungere sbornia a sbornia. Capite? Non siamo dentro a una normale festa di nozze, perchè le cose non stanno così.
Gesù risponde alla Madre in modo strano . “Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora”. Ma cosa c'entra questa cosa con il vino che manca? Sappiamo bene che l'ora di cui si parla e che manca ha a che fare con Gesù. Questo vino di cui si parla e che manca, ha a che fare con la sua ora. Voi capite che il vino normale non c'entra più niente. Maria a questo punto non insiste, ma dice le sue ultime parole, il suo testamento : “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”. Punto.
Ed ecco Gesù : “Riempite le anfore di acqua”. Lo fanno. E adesso Gesù dice : portate queste anfore al capo catering. Spunta un vino ottimo, buonissimo. Seicento litri circa. Ce n'è per tutti, e se ne avanza. Capite?Qui abbiamo e possiamo fare un immediato confronto , quando Gesù prende i cinque pani e i due pesci e li moltiplica. E tutti vengono sfamati e se ne avanza di questo pane. Qui abbiamo il vino che viene donato a dismisura.
Ma noi sappiamo che il pane che sfama e riempie la vita è Gesù. Allora il vino che permette alla vita di essere festeggiata e di non finire in tragedia è Gesù. E' Gesù questo vino. Ma allora Maria, figura della Chiesa, della Chiesa che siamo noi, è la sposa.
-->Abbiamo finalmente trovato la sposa. E Gesù è lo sposo. Finalmente lo abbiamo individuato.
RispondiEliminaLiete nozze, avvenute e tutt'ora in corso. La Chiesa che attraverso la Madre continua a dire a Gesù : guarda che all'umanità manca il vino. Non si può fare festa . Manca il vino della comunione fra di noi. Figlio, manca il vino della giustizia. Non vedi, Figlio, che i poveri stanno aumentando a dismisura? Manca il vino delle relazioni buone che rendono la vita vivibile. Manca il vino della reciproca comunicazione che arricchisce l'esistenza umana. Figlio, manca il vino della speranza. Quando preghiamo, cosa facciamo se non chiedere questo vino? Non si può fare festa senza questo vino che è Gesù. E Gesù arriva e Maria ha detto , e ci dice ancora , l'unica condizione per avere questo vino : “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”...Anche se non capite, anche se avete delle questioni interne, anche se la cosa qualche volta vi fa fatica, il vino arriva. Questo a Cana fu l'inizio dei segni compiuti da Gesù . “Egli manifestò la sua gloria”.
Ha fatto vedere chi era lo sposo, Colui che è il vino, il pane, che ci permette di vivere.“ E i suoi discepoli credettero in lui” Voi capite allora che questo miracolo non lo possiamo collocare come se fosse un miracolo all'interno di una comune festa di nozze. Non c'entra niente questo. Diciamolo forte. Qui è in gioco la promessa di Dio di sposare l'umanità, e che si realizza.
Incomincia a realizzarsi fino a quell'ora in cui la promessa sarà pienamente compiuta. Gesù muore e dona lo Spirito. Noi siamo ancora qui a far memoria di quest'ora di Gesù.
Questo pane che diventa suo Corpo e questo vino che diventa suo Sangue. Siamo qui per diventare più forti, più ripieni di speranza,più capaci di aiutare le persone che ci stanno accanto. Abbiamo ancora una volta mangiato il pane, abbiamo ancora una volta bevuto il vino. Gesù, appunto.