venerdì 8 gennaio 2016

BATTESIMO DI GESÙ


2 commenti:

  1. D.D.Dobbiamo sempre capire in che modo la parola di Dio, che abbiamo proclamata e udita, aggancia non solo la nostra vita personale, ma anche le vicende del mondo in cui noi tutti siamo inseriti. Guardate,dobbiamo sempre fare una specie di teologia della storia. Si badi bene che non è mai fare una politica in senso stretto, ,a guardare le vicende umane con il cuore e gli occhi di Dio che vuole sempre consolare il suo popolo. Nella prima lettura (Is 40,1-11) abbiamo udito parole belle :”Consolate, consolate il mio popolo – dice il vostro Dio- parlate al cuore di Gerusalemme e gridate che la sua tribolazione è compiuta”. E' finita.
    Ma come, a noi pare il contrario. Le nostre tribolazioni , a tutti i livelli, non sono per niente finite.
    Il Vangelo ci offre delle risposte, sempre all'interno di questa teologia della storia che cerca di intravedere con gli occhi di Dio ciò che sta accadendo adesso...E' inutile sottolineare , cari amici, fratelli, sorelle, chiamiamoci come vogliamo,che stiamo vivendo momenti di attesa. Ognuno di noi guarda, fa riferimento a qualcuno che dovrebbe presentarsi come una specie di Messia, di liberatore. Oppure no, non si aspetta più niente, perchè lo scoraggiamento ha vinto e tutto si presenta come un non credibile e poco convincente.
    Ed ecco la figura forte e vera di Giovanni Battista che risponde di fronte alle attese delle persone che si chiedevano se lui fosse il Messia.
    Giovanni battista risponde : io non sono il Cristo, io non sono chi voi pensate , io vi battezzo con acqua, ma viene , sta venendo, viene sempre “Colui che è più forte di me, e vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco”.Giovanni Battista è la persona forte, persuasiva, ma che non illude nessuno, e sa molto bene che non è lui il grande risolutore della storia.
    C'è da imparare sapete, con moltissime applicazioni concrete. Si potrebbe dire : ma io faccio tutto quello che posso come persona umana . Cerco di assumermi tutte le mie responsabilità . Mi impegno con tutte le mie forze per favorire onestà e giustizia. Ma anch'io, come tutti, sono in attesa del vero risolutore.
    Amici miei, oggi siamo chiamati a dirci la verità, non possiamo più vivere di illusioni. Tutti fanno quello che possono, e nessuno, proprio nessuno, e questo lo grido , è in grado di salvare l'uomo dal peccato , fatto di tanto, di tanta avidità e di tanta sete di potere. Tutti fanno quello che possono ma nessuno, né io, né voi, né tutti, possiamo salvare l'uomo da questa specie di idolatria , che è poi il peccato.

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  2. E arriva Gesù. Non più bambino. Gesù adulto. Il Verbo incarnato che si presenta davanti a Giovanni Battista . Giovanni Battista lo battezza. Gesto di Gesù umile e simbolico. Il suo primo gesto pubblico dove c'è già tutto. Dio che si immerge nel nostro peccato : orgoglio, avidità, piccolo o grande potere, che è poi sempre la nostra morte. Gesù giungerà fin lì.
    Poi Gesù risorge portandoci con sé. E questo noi lo chiamiamo Battesimo nello Spirito e nel fuoco.
    Allora sì, allora si può vivere, allora si può servire il prossimo, allora si può entrare in tutte le responsabilità personali , sociali e politiche. Ma non senza Dio. Non senza la forza e la vitalità dello Spirito Santo. Altrimenti è la fine, altrimenti è il disastro...
    Adesso il Vangelo ci parla di Gesù che dopo aver ricevuto il Battesimo entra in preghiera. Tutto parte da qui anche per noi. Quando si prega arriva lo Spirito Santo. E lo Spirito Santo fa sentire sempre la voce del Padre. Tutte le volte che ci mettiamo a pregare , non lasciatevi inquietare dai vostri sensi di colpa , dalle vostre fragilità o debolezze.
    Quando vi mettete a pregare , anche soltanto con un' Ave Maria, abbiate l'accortezza di sentire l'Eterno Padre che vi dice : tu sei mio figlio, tu sei l'amato, tu sei l'amata, in te ho posto il mio compiacimento. Non aver paura , figlio. Tante volte Gesù ci dirà questa parola . non avere mai paura di immergerti nella storia, con tutte le sue contraddizioni, con tutte le sue fragilità e peccati.
    Nella forza dello Spirito, uniti al grande risolutore della storia, Gesù, possiamo tutti contribuire a costruire il nostro piccolo pezzo di civiltà, fatto di gesti gratuiti, a rompere schemi di piccolo o grande potere. Ma la domanda che io rivolgo a me e a voi questa sera : ma ci crediamo? Crediamo che il nostro battesimo è ciò che cercavo di dirvi questa sera? Ci crediamo che soltanto una civiltà del dono potrà salvare il mondo? E' una domanda che lascio in sospeso. Troppo facile dire sì subito e immediatamente. Bisogna che il sì sgorghi da un incontro forte con Gesù. Questo sì deve sgorgare da una preghiera sempre più fedele e appassionata. Qualche volta non possiamo fare altro.
    S. Fausti – Dopo l'ascolto della predicazione del Battista, si parla del popolo in attesa. Colmata ogni depressione e spianata ogni esaltazione, eliminata ogni dimissione e pretesa, ogni ingiustizia e violenza, il popolo crede e spera la sua salvezza.
    A chi non spera e non crede , Dio non può donare ciò che ha promesso. “Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco”.La promessa di Dio non va decurtata Sta sopra ogni attesa dell'uomo.
    Questa deve continuamente diventare più grande , per essere attesa “di Dio”.
    La funzione del Battista è quella di mantenerla sempre aperta, per non ridurre il dono e la gloria di Dio a livello di una semplice speranza umana, sia pure di solidarietà e di giustizia.
    Quanti falsi messianismi in tutti i tempi! Come è difficile quella fede che tiene l'uomo disponibile alla sorpresa del Dio semper Maior!
    Giovanni spiega che lui non innalza l'uomo a Dio. Semplicemente lo immerge nella sua verità, nell'acqua del suo limite e della sua morte, nella sua creaturalità, in attesa che venga il più forte. Costui lo immergerà nello Spirito Santo, nella vita stessa di Dio. Questa e non altra è la salvezza dell'uomo . Partecipare alla vita di Dio, al fuoco della sua luce.
    “Non sono in grado di sciogliere il laccio dei suoi sandali”, ci dice Giovanni di Gesù. I due non sono sullo stesso piano.
    Gesù dirà . “Io vi dico : nessuno è più grande di Giovanni tra i nati da donne ; ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui”.Si sottolinea la differenza tra Antico Testamento e Nuovo Testamento, che è quella tra promessa e compimento.

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