S. FAUSTI - “Se qualcuno mi ama, osserverà la mia Parola” : è il ritornello che, con variazioni, Gesù ripete ai suoi discepoli. Amare Gesù , il Signore, è il centro del cristianesimo, compimento del precetto : “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze” (Dt 6,5). Ora i discepoli sono in grado di amarlo. Hanno visto come Lui li ama con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze : si è fatto loro servo e ha dato la Sua vita per loro, anche se lo rinnegano e tradiscono. Egli è fedele a noi e ci ama di amore eterno (Ger 31,3). Il nostro amore per Lui è risposta al Suo per noi, che ci vuole simili a Lui. Amare Lui significa, in concreto, accogliere e vivere la Sua Parola. Gesù tra poche ore offrirà la vita per noi. E' bene per noi che se ne vada. Proprio così ci prepara il posto e ci apre la via della verità e della vita, per essere anche noi dove è Lui (v 1,14). Per questo , unitamente al Padre, ci manda il Paraclito (v16). Non ci lascia soli : se lo amiamo , lo portiamo nel cuore e Lui abita dentro di noi. Questo è il Suo ritorno definitivo a noi. Con il Suo andarsene inizia la nuova presenza, l'alleanza nuova ed eterna che i profeti hanno promesso. Il tema dell'alleanza fa da sottofondo al discorso di congedo di Gesù. Mai nominata esplicitamente , è descritta atraverso le sue caratteristiche : amore e osservanza della Parola , presenza e immanenza reciproca , dono dello Spirito e di un cuore nuovo (Ger 31,31). Queste Parole di Gesù sono difficili da spiegare , perchè semplici come l'acqua e il pane : le conosce chi ne gusta. Esse riferiscono ciò che costituisce ogni relazione positiva tra persone : amare ed osservare la Parola, domorare con / presso / in e vedere, vivere e conoscere, manifestare e dire, ricordare e insegnare pace e gioia. I termini sono collegati tra di loro . Infatti chi ama osserva la parola dell'amato, dimora con / presso / in lui; quindi lo vede , vive di lui e lo conosce. La Parola che lo manifesta , insegnata e ricordata, è per lui fonte di pace e di gioia. Amare è questione di cuore e di volontà, che desidera ciò che vede e conosce. Amare diventa così la forma più alta di conoscenza e fonte di sempre nuova conoscenza. L'amore per Gesù ci fa entrare nella nuova alleanza, stabilendo un rapporto con Dio fondato sul suo amore di Padre, che il Figlio è venuto a comunicarci. Dio non è più lontano . È “con” e “presso” di noi , addirittura “in” noi mediante lo Spirito , che ci riempie della sua conoscenza e ci fa sua dimora. L'andarsene di Gesù è la glorificazione del Figlio dell'uomo e di ogni figlio d'uomo. Tutto il discorso mostra qual è il frutto dell'amore di Gesù : la comunione con Lui, il Figlio, ci fa entrare in relazione con il Padre e ci fa vivere del loro amore reciproco. Innanzittutto si specifica che amare Gesù è osservare la Sua Parola , che ci dona lo Spirito della verità (15-18). anche se Egli se ne va, chi lo ama lo vede, perchè partecipa della Sua stessa vita . Il mondo non ha questa conoscenza perchè non lo ama e non conosce la Sua Parola . Ignorando il Figlio, non ha lo Spirito della verità che gli fa conoscere il Padre . Tutto ciò che Gesù ha detto quando era tra noi , ci verrà fatto comprendere e ricordare dallo Spirito . Gesù non ci abbandona , ma compie il senso della sua venuta tra noi . Ci lascia la Sua pace e la Sua gioia , frutto dello Spirito d'amore. Gesù ha predetto tutto, perchè crediamo che il Suo andarsene non è un morire, ma un venire in noi con la Sua presenza d'amore , che vince il male e mostra al mondo chi è il Padre. Gesù è il Signore che ci ama : amare Lui è il comando che ci rende simili a Lui. La Chiesa nasce dall'amore di Gesù per lei , che diventa il suo stesso amore per Lui. Non si tratta di un sentimento vago, ma di conoscenza e pratica delle sue Parole.
S. FAUSTI - “Se qualcuno mi ama, osserverà la mia Parola” : è il ritornello che, con variazioni, Gesù ripete ai suoi discepoli.
RispondiEliminaAmare Gesù , il Signore, è il centro del cristianesimo, compimento del precetto : “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze” (Dt 6,5).
Ora i discepoli sono in grado di amarlo. Hanno visto come Lui li ama con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze : si è fatto loro servo e ha dato la Sua vita per loro, anche se lo rinnegano e tradiscono.
Egli è fedele a noi e ci ama di amore eterno (Ger 31,3).
Il nostro amore per Lui è risposta al Suo per noi, che ci vuole simili a Lui.
Amare Lui significa, in concreto, accogliere e vivere la Sua Parola.
Gesù tra poche ore offrirà la vita per noi.
E' bene per noi che se ne vada. Proprio così ci prepara il posto e ci apre la via della verità e della vita, per essere anche noi dove è Lui (v 1,14).
Per questo , unitamente al Padre, ci manda il Paraclito (v16).
Non ci lascia soli : se lo amiamo , lo portiamo nel cuore e Lui abita dentro di noi.
Questo è il Suo ritorno definitivo a noi.
Con il Suo andarsene inizia la nuova presenza, l'alleanza nuova ed eterna che i profeti hanno promesso. Il tema dell'alleanza fa da sottofondo al discorso di congedo di Gesù.
Mai nominata esplicitamente , è descritta atraverso le sue caratteristiche : amore e osservanza della Parola , presenza e immanenza reciproca , dono dello Spirito e di un cuore nuovo (Ger 31,31).
Queste Parole di Gesù sono difficili da spiegare , perchè semplici come l'acqua e il pane : le conosce chi ne gusta. Esse riferiscono ciò che costituisce ogni relazione positiva tra persone : amare ed osservare la Parola, domorare con / presso / in e vedere, vivere e conoscere, manifestare e dire, ricordare e insegnare pace e gioia.
I termini sono collegati tra di loro .
Infatti chi ama osserva la parola dell'amato, dimora con / presso / in lui; quindi lo vede , vive di lui e lo conosce. La Parola che lo manifesta , insegnata e ricordata, è per lui fonte di pace e di gioia.
Amare è questione di cuore e di volontà, che desidera ciò che vede e conosce.
Amare diventa così la forma più alta di conoscenza e fonte di sempre nuova conoscenza.
L'amore per Gesù ci fa entrare nella nuova alleanza, stabilendo un rapporto con Dio fondato sul suo amore di Padre, che il Figlio è venuto a comunicarci.
Dio non è più lontano . È “con” e “presso” di noi , addirittura “in” noi mediante lo Spirito , che ci riempie della sua conoscenza e ci fa sua dimora.
L'andarsene di Gesù è la glorificazione del Figlio dell'uomo e di ogni figlio d'uomo.
Tutto il discorso mostra qual è il frutto dell'amore di Gesù : la comunione con Lui, il Figlio, ci fa entrare in relazione con il Padre e ci fa vivere del loro amore reciproco.
Innanzittutto si specifica che amare Gesù è osservare la Sua Parola , che ci dona lo Spirito della verità (15-18). anche se Egli se ne va, chi lo ama lo vede, perchè partecipa della Sua stessa vita .
Il mondo non ha questa conoscenza perchè non lo ama e non conosce la Sua Parola .
Ignorando il Figlio, non ha lo Spirito della verità che gli fa conoscere il Padre .
Tutto ciò che Gesù ha detto quando era tra noi , ci verrà fatto comprendere e ricordare dallo Spirito .
Gesù non ci abbandona , ma compie il senso della sua venuta tra noi .
Ci lascia la Sua pace e la Sua gioia , frutto dello Spirito d'amore.
Gesù ha predetto tutto, perchè crediamo che il Suo andarsene non è un morire, ma un venire in noi con la Sua presenza d'amore , che vince il male e mostra al mondo chi è il Padre.
Gesù è il Signore che ci ama : amare Lui è il comando che ci rende simili a Lui.
La Chiesa nasce dall'amore di Gesù per lei , che diventa il suo stesso amore per Lui.
Non si tratta di un sentimento vago, ma di conoscenza e pratica delle sue Parole.