mercoledì 13 luglio 2016

C - 16 DOM.T.O.


1 commento:

  1. S. FAUSTI – Il Samaritano ora può fermarsi nel Suo cammino verso Gerusalemme : c'è una casa che lo accoglie. Ma ci sono due modi per accoglierlo : Marta e Maria.
    La prima probabilmente è figura di un certo Israele . tutta occupata nel fare molte cose per Colui che per tre volte è chiamato il Signore , osserva i 613 precetti per prepararsi all'incontro con Lui.
    Ma non si è accorta che è giunto.
    Maria,la minore, è l'Israele che conosce la visita del suo Signore. Come Maria di Nazaret , dice :”Eccomi” e ne accoglie la Parola. Per questo blocca tutti gli altri servizi e gioisce della presenza dello Sposo , la cui gioia è che la sposa gioisca.
    Si siede ai Suoi piedi e ne ascolta la voce.
    La casa di Marta – in quanto casa di Maria! - è quella locanda sospesa tra Gerico e Gerusalemme dove il Samaritano si ferma col suo peso e si riposa.
    Accolto, è Lui stesso che accoglie e insegna il mistero dell'accoglienza del Padre nei fratelli.
    Qui Egli rivela il mistero del Padre e del Figlio a chi lo ascolta : lo guarisce con il balsamo della Sua presenza , lo inebria con il vino della Sua parola, perchè possa seguirlo nel Suo cammino.
    Questa Maria, sorella di Marta e di Lazzaro, è la stessa che compie l'unzione di Betania(Mt 26,6-13). Potrebbe essere colei che irrora di lacrime e asciuga con i capelli, profuma e bacia i piedi di colui che ha tanto camminato per farsi vicino a lei. (Gv 7,36...).
    Ora, riconciliata, ha una casa dove accoglierlo ; lei stessa, i cui occhi si beano nel Suo volto e i cui orecchi ne accolgono la Parola. Con libertà sovrana gode del Suo Amore , senza badare al disappunto della brava Marta, come prima non badò a quello di Simone, fariseo o lebbroso che sia.
    E Gesù l'approva senza riserve.
    La sua presenza è gioia per Maria, e fatica per la sorella Marta.
    Le due non sono in semplice opposizione, : sono sorelle!
    La contrapposizione è vista solo da una che vuole richiamare l'altra al suo dovere.
    Gesù invece richiamerà marta a trasformarsi in Maria!
    L'attesa si apra al suo compimento e in esso si plachi!
    Non è esatto contrapporre Marta e Maria come azione e contemplazione .
    Luca vuole semplicemente purificare l'azione nella contemplazione.
    Sorgente dell'azione di Maria è l'ascolto e la gioia dello sposo.
    La sua azione scaturirà dalla contemplazione , e non se ne staccherà mai : resterà sempre contemplativa anche nell'azione. In lei si vede il capovolgimento operato dal vangelo ; può finalmente amare e accogliere , perchè Lui per primo l'ha amata e accolta.
    Il silenzio assoluto di Maria, che non fa e no dice niente, è il perfetto “rinnegare” il proprio io che si affanna ad affermarsi , col bene o col male poco importa, pur di essere protagonista.
    Dimentica di sé , si realizza nella forma più alta di vita, è per l'altro e dall'altro, tutta intenta in Colui che ascolta, tutta accolta nell'Altro che accoglie.

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