venerdì 8 marzo 2019

C - 1 DOM. QUARESIMA


5 commenti:

  1. FAUSTI - Su Gesù in preghiera, dopo il Battesimo, è scesa la pienezza dello Spirito e in questo Spirito viene condotto nel deserto.Qui si forma il popolo che, uscito dalla schiavitù dell'Egitto, è in cammino verso la terra promessa. Luogo del già e del non ancora , della nostalgia del passato e della sfiducia nel futuro, è arido, invivibile, insidiato dal nemico (tutto è nemico nel deserto!).
    Ma bisogna attraversarlo, avendo come guida la Parola di Dio e come provvista la Sua fedeltà.
    Il deserto è figura della vita stessa del battezzato, con tutti i pericoli e le paure attraverso i quali lo Spirito Lo conduce. Gesù è pieno dello Spirito Santo ; il Suo Spirito riempie anche noi, che siamo e camminiamo in Lui, solidali con Lui nella lotta e nella vittoria.
    “Per quaranta giorni tentato dal diavolo” è un'allusione ai 40 anni della generazione del deserto, a tutta la vita che è insidiata dal divisore che ci vuole separare da Dio e dalla Sua promessa.
    Esso è il vero protagonista del male, contro di lui è la lotta e la vittoria di Cristo. E' il dio di questo mondo, il principe di questo mondo, nelle cui mani è posto ogni potere sulla terra.
    La radice con cui il male può impiantarsi nell'uomo e produrre i suoi frutti velenosi è l'egoismo, che ha il suo terreno nella diffidenza prodotta dalla menzogna che ha portato a non ascoltare Dio.
    Così , da Suoi figli, siamo diventati figli dell'omicida e del menzognero fin dal principio.
    Le tentazioni hanno come esca le tre fami fondamentali dell'uomo, in relazione rispettivamente alle cose, alle persone e a Dio.
    Presentano la possibilità di garantirne la soddisfazione mediante il possesso – le cose con l'avere, le persone col potere, Dio col volere – invece che mediante il dono.
    Ogni peccato ripete quello di Adamo : impadronirsi del dono, distaccandolo dalla sorgente.
    Gesù è venuto per mostrare al mondo il Volto del Padre, vivendo da Figlio.
    E' tentato nella Sua missionre di mostrarsi Figlio di Dio. Gesù non si mostra Figlio facendo miracoli a Suo vantaggio ; non piega Dio all'esigenza fondamentale dell'uomo.
    Il pane, segno della vita, è il primo bisogno dell'uomo, indigente di tutto.
    Piegare Dio alla propria vita o la propria vita a Dio? Il pane o la Sua Volontà, l'uomo o Dio?
    Questa è la falsa alternativa che Gesù respinge come prima tentazione . Non è questione di alternativa, ma di priorità. La forza con la quale Gesù respinge la tentazione è il ricorso alla Scrittura. Nell'obbedienza alla Parola di Dio si sperimenta che il primo pane, sorgente di Vita, è Dio stesso nel Suo Amore. Il primo pane è obbedire a Dio e fidarsi di Lui.
    Questo dà alla vita la sua luce e il suo senso. Lui, la Parola di Dio, si farà Pane per tutti, non mediante il privilegio del miracolo, bensì mediante la solidarietà con i fratelli in obbedienza al Padre.
    La tentazione di ottenere il Regno, tutti i regni della terra, con i mezzi del potere, scambiando il pensiero di Dio col pensiero dell'uomo. Il Regno spetta al Figlio, Ma Questi lo ottiene non perché adora il potere, bensì proprio perché ne è libero, e questo lo innalza fino alla Croce.
    Proprio lì inaugura il Regno.
    Usare i mezzi del nemico, significa lavorare per lui. Si pecca di idolatria quando i mezzi diventano fine e le creature tengono il posto di Dio L'uomo non è mai ateo . È solo idolatra e assolutizza i propri bisogni per paura , costruendo un mondo ben diverso dal Regno di Dio.
    Solo se si adora Dio , e solo Dio, l'uomo può vincere questa situazione di male .Se adora e teme Dio in tutte le cose, realizza se stesso,immagine e somiglianza di Dio, in tutte le cose.
    Se non adora e non teme Dio, perde se stesso in tutte le cose che adora o teme.
    Principio della salvezza è il timore del Signore .
    Il credente può tentare e provocare Dio in due modi opposti.
    - Con la sicurezza o presunzione religiosa : accetto la Grazia di Dio e la Sua promessa, dimenticando però la Sua Santità e Giustizia.

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  2. -->Dio è buono! Quindi mi attribuisco il perdono già prima del peccato, e faccio della Sua bontà il pretesto della mia dissolutezza. Sono figlio di Dio ; con Cristo in croce sono al sicuro, senza pericoli o lotte! Da questa radice nasce la pigrizia nella preghiera ,nell'obbedienza alla Parola e nel servizio ai fratelli. Perdo il timor di Dio. Così santifico e giustifico il mio peccato.
    Con la disperazione e la sfiducia di salvarsi: rispetto la legge , la giustizia e la santità di Dio. Perdo invece di vista la Sua Santità e la Sua Grazia. Dio va obbedito, non tentato. Non deve esibirsi nei segni che chiedo per la mia sfiducia nella Sua Santità o per disperazione nella Sua Bontà.
    La mia vita è salva solo se si rimette a Lui, alla Sua giustizia , alla Sua bontà che santifica.
    Tutta la vita di Gesù è inclusa in questa lotta con satana, tra il Battesimo e la Croce.

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  3. Vangelo Lc 4,1-13
    Gesù fu guidato dallo Spirito nel deserto e tentato dal diavolo.

    Dal vangelo secondo Luca
    In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
    Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
    Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
    Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

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  4. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Durante i quaranta giorni della Quaresima, come cristiani siamo invitati a seguire le orme di Gesù e affrontare il combattimento spirituale contro il Maligno con la forza della Parola di Dio. Non con la nostra parola, non serve. La Parola di Dio: quella ha la forza per sconfiggere Satana. Per questo bisogna prendere confidenza con la Bibbia: leggerla spesso, meditarla, assimilarla. La Bibbia contiene la Parola di Dio, che è sempre attuale ed efficace. Qualcuno ha detto: cosa succederebbe se trattassimo la Bibbia come trattiamo il nostro telefono cellulare? Se leggessimo i messaggi di Dio contenuti nella Bibbia come leggiamo i messaggi del telefonino, cosa succederebbe? In effetti, se avessimo la Parola di Dio sempre nel cuore, nessuna tentazione potrebbe allontanarci da Dio e nessun ostacolo ci potrebbe far deviare dalla strada del bene. (Angelus 5 marzo 2017)

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  5. LETTURA DEL GIORNO
    Dal libro del Deuteronòmio
    Dt 26,4-10

    Mosè parlò al popolo e disse:

    «Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davanti all’altare del Signore, tuo Dio, e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio: “Mio padre era un Araméo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dall’Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. Ci condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele. Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato”. Le deporrai davanti al Signore, tuo Dio».



    Seconda Lettura

    Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
    Rm 10,8-13

    Fratelli, che cosa dice [Mosè]? «Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore», cioè la parola della fede che noi predichiamo. Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.

    Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso. Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».

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