sabato 20 aprile 2019

SANTA PASQUA


3 commenti:


  1. FAUSTI - “Levarono il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove Lo posero”. E' il grido di Maria Maddalena, che cerca e non trova l'Amato del suo cuore. Morto per mano dei nemici, sepolto da mani amiche , ora è assente dal sepolcro. Siamo al primo giorno dopo il sabato.
    Figlio dell'uomo e Figlio di Dio,che, con sangue e acqua, ha comunicato ai fratelli la propria vita.
    Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo hanno risposto con amore al Suo amore : hanno preparato la grande festa mettendolo nel sepolcro. Qui, nel settimo giorno, il Signore riposò dalla Sua fatica, compiendo il Sabato e la Pasqua. Ora siamo al primo giorno della settimana, che è diventato il giorno del Signore, la domenica.
    La grande sorpresa del mattino della nuova Pasqua , è il sepolcro vuoto.
    Come mai il Signore non è dove è stato posto , dove ognuno è o sarà posto per sempre?
    Il sepolcro è il luogo di convegno universale. Là gli uomini sono riuniti, tutti ugualmente sconfitti, preda della morte. L'unica differenza, per altro momentanea, è tra i già e i non ancora morti.
    Ciò che Maria vede è segno dell'inconcepibile.
    Maria non può capire. 
    Corre ad annnciare la scomparsa di Gesù. 
    Pensa che L'abbiano rubato.
    Non ha ancora capito che l'amore vince la morte.
    “Viene presso Simon Pietro e l'altro discepolo”. 
    Pietro , che ha rinnegato , è nominato per primo. E' posto come primo dei discepoli perchè ha sperimentato ciò che ci fa discepoli . La fedeltà del Signore alla nostra infedeltà.
    L'”altro discepolo” non è semplicemente l'alro tra due, ma l'altro, il diverso. 
    Infatti ha appoggiato il capo nel grembo e sul petto di Gesù , che poi ha visto trafitto.
     Dopo l'annuncio di Maria, Pietro e l'altro discepolo escono per andare al sepolcro. Pietro e l'altro corrono insieme. Ma questi è più veloce. Arriva prima al sepolcro, come giunge per primo a credere e a vedere il Risorto . Infatti il cuore mette ali ai piedi e alla mente.
    L'amico, che ama come è amato, precede colui che è primo dei discepoli : il primato è sempre dell'amore !
    Inoltre vedono i lini stesi e il sudario a parte, avvolto in un luogo.
    Il “luogo” per eccellenza per gli ebrei è il santuario Dio non è più lì.
    La Gloria dimora nel Corpo di Gesù , nuovo santuario, dove Dio toglie ogni velo al Volto Suo e nostro. 
     Vedendo questo, il discepolo amato crede in Gesù, Signore della vita, pur senza averlo visto. Egli è il prototipo di quelli che, dopo di lui, crederanno in Gesù senza vederlo. , attraverso i segni raccontati dall'evangelista stesso
    Questo discepolo “altro” vede con il cuore .
    In Maria, infine, seguita dagli altri due discepoli e da Tommaso, è riferita l'esperienza fondante riservata a coloro che ci trasmettono l'annuncio della risurrezione : essi vedono e toccano il Risorto. 
    Infine veniamo noi , che crediamo nella loro testimonianza. .
    Ogni evento, unico e irripetibile, è visto solo da chi è vicino nel tempo e nello spazio.
    Tuttavia, la parola di chi lo testimonia lo rende presente anche a chi l'ascolta.
    L'uomo è colui che sa leggere la realtà . Ogni evento è un segno , che è significativo solo per chi lo intende.
    La fede non è cieca : è intelligenza che coglie il significato dei fatti e si rende conto del perchè siano così e non diversamente. Credere non è creduloneria , ma lettura più ragionevole della realtà.
    I primi discepoli, contemporanei a Gesù, credono in Lui non solo perchè Lo hanno visto Risorto, ma anche perchè hanno sperimentato cosa significa per loro che Lui sia Risorto. 
    Noi, che veniamo dopo, crediamo sulla loro Parola .
    Accogliendo la loro testimonianza, vediamo con i loro occhi.
    Rimane sempre un velo sul volto di chi legge la Scrittura, che viene eliminato dalla conversione a Cristo Signore.
    E questa è donata a chi ha contemplato il Suo Amore e Lo ama!

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  2. LETTURA DEL GIORNO
    Prima Lettura

    Dagli Atti degli Apostoli
    At 10,34a.37-43

    In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.
    E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.
    E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome».



    Seconda Lettura

    Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
    Col 3,1-4

    Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.
    Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.

    VANGELO DEL GIORNO
    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 20,1-9

    Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
    Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!».
    Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
    Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario - che era stato sul suo capo - non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
    Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

    PAROLE DEL SANTO PADRE
    Il Vangelo descrive la Maddalena mettendo subito in evidenza che non era una donna di facili entusiasmi. Infatti, dopo la prima visita al sepolcro, lei torna delusa nel luogo dove i discepoli si nascondevano. Poi i vangeli raccontano di un secondo viaggio della Maddalena verso il sepolcro di Gesù. Era testarda lei, non si convinceva! E’ mentre sta china vicino alla tomba, con gli occhi pieni di lacrime, che Dio la sorprende nella maniera più inaspettata. Scopre l’avvenimento più sconvolgente della storia umana quando finalmente viene chiamata per nome: «Maria!».
    Com’è bello pensare che la prima apparizione del Risorto – secondo i vangeli – sia avvenuta in un modo così personale! Che c’è qualcuno che ci conosce, che vede la nostra sofferenza e delusione, e che si commuove per noi, e ci chiama per nome. Ogni uomo è una storia di amore che Dio scrive su questa terra. Nell’ora del pianto, e nell’ora dell’abbandono, ascoltare Gesù Risorto che ci chiama per nome. Questa è la nostra forza e questa è la nostra speranza. (Udienza Generale, 17 maggio 2017)

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  3. FAUSTI - “Levarono il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove Lo posero”. E' il grido di Maria Maddalena, che cerca e non trova l'Amato del suo cuore. Morto per mano dei nemici, sepolto da mani amiche , ora è assente dal sepolcro. Siamo al primo giorno dopo il sabato.
    Figlio dell'uomo e Figlio di Dio,che, con sangue e acqua, ha comunicato ai fratelli la propria vita.
    Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo hanno risposto con amore al Suo amore : hanno preparato la grande festa mettendolo nel sepolcro. Qui, nel settimo giorno, il Signore riposò dalla Sua fatica, compiendo il Sabato e la Pasqua. Ora siamo al primo giorno della settimana, che è diventato il giorno del Signore, la domenica.
    La grande sorpresa del mattino della nuova Pasqua , è il sepolcro vuoto.
    Come mai il Signore non è dove è stato posto , dove ognuno è o sarà posto per sempre?
    Il sepolcro è il luogo di convegno universale. Là gli uomini sono riuniti, tutti ugualmente sconfitti, preda della morte. L'unica differenza, per altro momentanea, è tra i già e i non ancora morti.
    Ciò che Maria vede è segno dell'inconcepibile.
    Maria non può capire.
    Corre ad annnciare la scomparsa di Gesù.
    Pensa che L'abbiano rubato.
    Non ha ancora capito che l'amore vince la morte.
    “Viene presso Simon Pietro e l'altro discepolo”.
    Pietro , che ha rinnegato , è nominato per primo. E' posto come primo dei discepoli perchè ha sperimentato ciò che ci fa discepoli . La fedeltà del Signore alla nostra infedeltà.
    L'”altro discepolo” non è semplicemente l'alro tra due, ma l'altro, il diverso.
    Infatti ha appoggiato il capo nel grembo e sul petto di Gesù , che poi ha visto trafitto.
    Dopo l'annuncio di Maria, Pietro e l'altro discepolo escono per andare al sepolcro. Pietro e l'altro corrono insieme. Ma questi è più veloce. Arriva prima al sepolcro, come giunge per primo a credere e a vedere il Risorto . Infatti il cuore mette ali ai piedi e alla mente.
    L'amico, che ama come è amato, precede colui che è primo dei discepoli : il primato è sempre dell'amore !
    Inoltre vedono i lini stesi e il sudario a parte, avvolto in un luogo.
    Il “luogo” per eccellenza per gli ebrei è il santuario Dio non è più lì.
    La Gloria dimora nel Corpo di Gesù , nuovo santuario, dove Dio toglie ogni velo al Volto Suo e nostro.
    Vedendo questo, il discepolo amato crede in Gesù, Signore della vita, pur senza averlo visto. Egli è il prototipo di quelli che, dopo di lui, crederanno in Gesù senza vederlo. , attraverso i segni raccontati dall'evangelista stesso
    Questo discepolo “altro” vede con il cuore .
    In Maria, infine, seguita dagli altri due discepoli e da Tommaso, è riferita l'esperienza fondante riservata a coloro che ci trasmettono l'annuncio della risurrezione : essi vedono e toccano il Risorto.
    Infine veniamo noi , che crediamo nella loro testimonianza. .
    Ogni evento, unico e irripetibile, è visto solo da chi è vicino nel tempo e nello spazio.
    Tuttavia, la parola di chi lo testimonia lo rende presente anche a chi l'ascolta.
    L'uomo è colui che sa leggere la realtà . Ogni evento è un segno , che è significativo solo per chi lo intende.
    La fede non è cieca : è intelligenza che coglie il significato dei fatti e si rende conto del perchè siano così e non diversamente. Credere non è creduloneria , ma lettura più ragionevole della realtà.
    I primi discepoli, contemporanei a Gesù, credono in Lui non solo perchè Lo hanno visto Risorto, ma anche perchè hanno sperimentato cosa significa per loro che Lui sia Risorto.
    Noi, che veniamo dopo, crediamo sulla loro Parola .
    Accogliendo la loro testimonianza, vediamo con i loro occhi.
    Rimane sempre un velo sul volto di chi legge la Scrittura, che viene eliminato dalla conversione a Cristo Signore.
    E questa è donata a chi ha contemplato il Suo Amore e Lo ama!

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