venerdì 7 giugno 2019

C - PENTECOSTE https://www.youtube.com/watch?v=1euAI3Pu7vc


1 commento:

  1. FAUSTI – Gesù ci ha lasciato in eredità il comando di amarci gli uni gli altri (Gv 13,34).
    Qui va più a monte : dice di amare Lui.
    Il fine dell'amore è la reciprocità, per la quale uno diventa vita dell'altro.
    Amando Lui, diventiamo ciò che Lui è ; e possiamo amare i fratelli con il suo amore, che è lo stesso del Padre. Il cristianesimo è innanzi tutto amore per Gesù , che ci assimila a Lui, il Figlio, dandoci il suo amore verso il Padre e i fratelli.
    L'amore non è solo un sentimento. Coinvolge tutta la persona, dandole un nuovo modo di essere . informa il suo capire, volere e agire.
    Concretamente si ama con i fatti e nella verità. (1 Gv 3,18).
    Osservare i suoi comandi è la condizione per rimanere nell'alleanza del Dio fedele, che ci ha amati, scelti e liberati. Si possono osservare per dovere, da schiavi, come fa il fratello maggiore della parabola (Lc 15,29), oppure per amore di figli.
    Per Gesù il principio dell'osservanza è l'amore di un cuore che si sa amato, il cuore nuovo dell'alleanza nuova.
    Li chiama “miei”comandi perchè di Lui parlano le Scritture e Mosè, e parla di “comandi” al plurale perchè il Suo comando, pur essendo uno solo (Gv 13,34), è anche molteplice .
    L'amore infatti si esprime in ogni singola azione e fa discernere, qui e ora, cosa è meglio fare.
    Per questo è compimento della Legge con tutti i suoi vari precetti.
    “Ama e fa'ciò che vuoi” - (S. Agostino) - non signiifica che chi ama si permette tutto, ma che l'amore non fa male ad alcuno (Rom 13,10) e guida spontaneamente la volontà a fare ciò che è bene. Chi fa il male, non ama.
    Gesù , con il suo andarsene, diventa il pontefice tra noi e Dio, il fratello intercessore presso il Padre . Ci apre l'accesso a Lui e ai Suoi doni.
    Gesù chiede per noi al Padre il dono definitivo. Egli ottiene tutto ciò che chiede. (11,42).
    Per questo il Consolatore ci è certamente dato. Noi preghiamo ...per disporci a riceverlo.
    “Consolatore” ,perchè “con-solare” significa stare con uno che è solo, in modo che non sia più solo.
    Il Consolatore è colui che sta “con” noi , offrendoci quella compagnia che vince la nostra solitudine radicale.
    Questo Consolatore è un altro rispetto a Gesù , che oramai se ne va. E' dato dal Padre a chi ama il Figlio e osserva i Suoi comandi.
    Amare Lui significa vivere come Lui, osservando la Sua Parola.
    E la Sua Parola è il comando di amarci a vicenda (13,34).
    Solo chi ama il Figlio e i fretelli, sperimenta l'Amore del Padre.
    La venuta di Dio, Padre e Figlio, sarà quella dello Spirito,proprio di chi ama il Figlio e i fratelli.
    La dimora di Dio tra gli uomini, la Sua Alleanza definitiva, è quella dell'amore.
    Chi ama Gesù, diventa tempio di Dio, luogo della Sua presenza .
    Ha in sé il Figlio che è nel Padre e il Padre che è nel Figlio.
    In lui Padre e Figlio pongono la propria dimora, manifestandosi a lui e in lui.
    Il posto che Gesù ci prepara presso il Padre siamo noi stessi che, nell'amore, diventiamo dimora Sua e del Padre.
    Chi non ama Gesù, non osserva le Sue Parole.
    Per questo ignora il Figlio, inviato dal Padre, per rivelare il Suo Amore per noi.
    Il periodo in cui Egli ha dimorato presso di noi è il centro e il culmine del tempo. 
    Mediante l'annuncio del Vangelo, ogni tempo accede a quel tempo , nel quale Dio si rivela in modo definitivo e normativo.
    Lo Spirito d'Amore ci insegnerà e imprimerà nel cuore il Figlio.
    Dio, che prima era con noi nella Legge e poi presso di noi nella carne del Figlio,sarà in noi con il Suo Spirito.
    Lo Spirito Santo , che è amore, ci farà comprendere tutto ciò che il Figlio ci ha detto.
    L'amore, come fa capire, così fa ri.cordare, portare nel cuore,tutto ciò che Gesù ha detto, 
    perchè possiamo viverne.
    Gesù ha detto e dato tutto. Lo Spirito Santo non aggiungerà nulla a quanto Egli ha rivelato e donato ; farà invece entrare sempre più profondamente in noi il mistero del Figlio e del Padre , con un amore che fa conoscere e una conoscenza che fa amare.

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