venerdì 1 novembre 2019

COMMEMORAZIONE DEFUNTI


3 commenti:

  1. PRIMA LETTURA

    Dal libro del profeta Isaìa
    Is 25,6a.7-9

    In quel giorno, preparerà il Signore degli eserciti
    per tutti i popoli, su questo monte,
    un banchetto di grasse vivande.
    Egli strapperà su questo monte
    il velo che copriva la faccia di tutti i popoli
    e la coltre distesa su tutte le nazioni.
    Eliminerà la morte per sempre.
    Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto,
    l'ignominia del suo popolo
    farà scomparire da tutta la terra,
    poiché il Signore ha parlato.
    E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio;
    in lui abbiamo sperato perché ci salvasse.
    Questi è il Signore in cui abbiamo sperato;
    rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza».
    SECONDA LETTURA

    Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
    Ap 21,1-5a.6b-7

    Io, Giovanni, vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c’era più. E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.

    Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva:
    «Ecco la tenda di Dio con gli uomini!
    Egli abiterà con loro
    ed essi saranno suoi popoli
    ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio.
    E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi
    e non vi sarà più la morte
    né lutto né lamento né affanno,
    perché le cose di prima sono passate».

    E Colui che sedeva sul trono disse:
    «Ecco, io faccio nuove tutte le cose.
    Io sono l’Alfa e l’Omèga,
    il Principio e la Fine.
    A colui che ha sete
    io darò gratuitamente da bere
    alla fonte dell’acqua della vita.
    Chi sarà vincitore erediterà questi beni;
    io sarò suo Dio ed egli sarà mio figlio».
    VANGELO DEL GIORNO
    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 25,31-46

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
    «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
    Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
    Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
    Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
    Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
    E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

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  2. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Qual è la volontà di Dio incarnata in Gesù? Cercare e salvare quello che è perduto. E noi, nella preghiera, chiediamo che la ricerca di Dio vada a buon fine, che il suo disegno universale di salvezza si compia. Avete pensato che cosa significa che Dio sia alla ricerca di me? Ognuno di noi può dire: “Ma, Dio mi cerca?” - “Sì! Cerca te! Cerca me”: a ognuno, personalmente. Ma è grande Dio! Quanto amore c’è dietro tutto questo. Dio con il suo amore bussa alla porta del nostro cuore. Perché? Per attirarci a Lui e portarci avanti nel cammino della salvezza. Dio è vicino ad ognuno di noi con il suo amore, per portarci per mano alla salvezza. Quanto amore c’è dietro di questo! Quindi, pregando “sia fatta la tua volontà”, non siamo invitati a piegare servilmente la testa, come se fossimo schiavi. No! Dio ci vuole liberi; è l’amore di Lui che ci libera. Il “Padre nostro”, infatti, è la preghiera dei figli, non degli schiavi; ma dei figli che conoscono il cuore del loro padre e sono certi del suo disegno di amore. Guai a noi se, pronunciando queste parole, alzassimo le spalle in segno di resa davanti a un destino che ci ripugna e che non riusciamo a cambiare. Al contrario, è una preghiera piena di ardente fiducia in Dio che vuole per noi il bene, la vita, la salvezza. Una preghiera coraggiosa, anche combattiva, perché nel mondo ci sono tante, troppe realtà che non sono secondo il piano di Dio. (Udienza generale, 20 marzo 2019)

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  3. FAUSTI - “Quanto faceste a uno dei più piccoli di questi miei fratelli, lo faceste a Me!” risponderà il Signore a chi chiederà, alla fine, quando mai L'ha visto. Per cinque volte escono gli avverbi “allora” “quando” , allora, cioè alla fine, vedremo che il quando è ora.
    E il segno della Sua venuta è quello “dei più piccoli di questi miei fratelli” con i quali Lui è sempre presente in mezzo a noi
    Il giudizio, che il Re farà di noi “allora” è lo stesso che noi facciamo al povero.
    In realtà siamo noi a giudicarlo, accogliendolo o respingendolo. Lui non farà altro che constatare ciò che noi facciamo. Alla fine leggerà ciò che noi liberamente abbiamo scritto.
    Ce lo dice in anticipo, con una rappresentazione efficace, per aprirci gli occhi su ciò che stiamo facendo ora.
    L'amore che abbiamo verso l'altro è verso Dio : mi realizzo come figlio vivendo da fratello. Tutta la Legge infatti si riduce ad amare il Signore e il prossimo con lo stesso atto d'amore, perché Lui si è fatto mio prossimo e fratello nel Figlio.
    Chi non ama Dio e non osserva la Sua Parola, non ama i figli di Dio (1Gv 5,2).
    In conclusione possiamo dire che il giudizio finale, come tutto il discorso escatologico, ci rimanda dal futuro al presente. L'etica si fonda sull'escatologia. L'uomo è tale perchè agisce ragionevolmente, per un fine che desidera. Questa è la meta verso cui tende, senza la quale non va da nessuna parte . Il suo agire si riduce a un agitarsi insensato, spinto dalla necessità e privo di libertà. Il fine dell'uomo è diventare come Dio. L'errore di Adamo non è il voler diventare come Lui, ma il non sapere chi è Lui.
    Si diventa come Dio amando, perché Lui è Amore!
    Gesù è sempre con noi, come i poveri, come il più piccolo tra i fratelli.
    La Chiesa, nel suo amore per l'ultimo, ama il Suo Signore, e sa che non è Lei a salvare il povero, ma il povero a salvare Lei.

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