Antifona Ecco, viene il Signore, il nostro re: nella sua mano è il regno, la forza e la potenza. (Cf. Ml 3,1; 1Cr 29,12)
Colletta O Dio, che in questo giorno, con la guida della stella, hai rivelato alle genti il tuo Figlio unigenito, conduci benigno anche noi, che già ti abbiamo conosciuto per la fede, a contemplare la bellezza della tua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura La gloria del Signore brilla sopra di te. Dal libro del profeta Isaìa Is 60,1-6
Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te. Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te. Cammineranno le genti alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere. Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio. Allora guarderai e sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore, perché l'abbondanza del mare si riverserà su di te, verrà a te la ricchezza delle genti. Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari di Màdian e di Efa, tutti verranno da Saba, portando oro e incenso e proclamando le glorie del Signore.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale Dal Sal 71 (72) R. Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra. O Dio, affida al re il tuo diritto, al figlio di re la tua giustizia; egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia e i tuoi poveri secondo il diritto. R.
Nei suoi giorni fiorisca il giusto e abbondi la pace, finché non si spenga la luna. E dòmini da mare a mare, dal fiume sino ai confini della terra. R.
I re di Tarsis e delle isole portino tributi, i re di Saba e di Seba offrano doni. Tutti i re si prostrino a lui, lo servano tutte le genti. R.
Perché egli libererà il misero che invoca e il povero che non trova aiuto. Abbia pietà del debole e del misero e salvi la vita dei miseri. R.
Seconda Lettura Ora è stato rivelato che tutte le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità. Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni Ef 3,2-3a.5-6
Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero. Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo.
Abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti per adorare il Signore. (Cf. Mt 2,2)
Alleluia.
Vangelo Siamo venuti dall'oriente per adorare il re. Dal Vangelo secondo Matteo Mt 2,1-12
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov'è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All'udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: "E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l'ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele"». Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo». Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese.
PAROLE DEL SANTO PADRE Adorare è incontrare Gesù senza la lista delle richieste, ma con l’unica richiesta di stare con Lui. È scoprire che la gioia e la pace crescono con la lode e il rendimento di grazie. (…) Adorare è un gesto d’amore che cambia la vita. È fare come i Magi: è portare al Signore l’oro, per dirgli che niente è più prezioso di Lui; è offrirgli l’incenso, per dirgli che solo con Lui la nostra vita si eleva verso l’alto; è presentargli la mirra, con cui si ungevano i corpi feriti e straziati, per promettere a Gesù di soccorrere il nostro prossimo emarginato e sofferente, perché lì c’è Lui. (Omelia Epifania, 6 gennaio 2020)
FAUSTI -In questo racconto si presenta il “Natale dell'anima” (M. Ecklart) : la nascita del credente in Dio e di Dio nel credente. E' una generazione graduale, in cinque momenti : il con-siderare (stare-con -le-stelle) dell'intelligenza che apre a desiderare e a seguire la propria stella, la Scrittura che svela Colui che desideriamo, la gioia del cuore che mostra dove Lui è, l'adorazione e infine il dono di sé a Colui che già si è donato. Anche se noi sappiamo il luogo materiale dove Lui è nato, non basta. Dobbiamo fare in prima persona l'itinerario dei Magi con un cammino notturno pieno di fascino e di paure,di desideri e di dubbi, di speranze e incertezze, sotto la guida di una stella che appare e scompare. La ragione fa cercare il Salvatore, la rivelazione dice dove trovarlo : la prima dice che c'è, la seconda chi è, dando alla prima nuovi criteri di valutazione, gli stessi di Dio Gesù è il Re dei giudei, il Cristo, Luce delle genti, nato per tutti in Bethlem di Giudea. La luce della ragione e della rivelazione porta a Lui l'umanità, che in Lui trova la propria vita. La Chiesa, oltre che da giudei, è fatta anche da pagani che, come i magi, compiono il cammino di ricerca fino a trovarlo, baciarlo e aprire a Lui il loro tesoro. “Gioirono molto di gioia grande” Dio è Amore; è gioia , Suo profumo, segno della presenza. Essa è comunicata a chiunque ama, a chi scopre il tesoro (13,44), a chi incontra il Vivente (28,8). la gioia del cuore indica “dove” è Colui che cerchi : è dentro di te. Qui finalmente “entri in casa”, e trovi il re. Il bambino è da vedere. Dov'è il Bambino, se non nel cuore di chi lo ama , Lo ascolta e ne gioisce? Si arresta il cammino esteriore ; con l'adorazione comincia quello interiore. Tre volte si dice “adorare” Il Bambino lo trovi se entri nella “casa”, ed è sempre insieme a Sua Madre. Il Figlio lo trovi in Israele, in Maria, nella Chiesa, nei fratelli, in te stesso, se Lo ami e Lo ascolti!. Il tesoro in Matteo è il cuore dell'uomo . Dove è il tuo tesoro, lì è il tuo cuore. I magi aprono il loro cuore e offrono ciò che contiene. L'oro, ricchezza visibile, rappresenta ciò che uno ha; l'incenso, invisibile come Dio, rappresenta ciò che uno desidera; la mirra, unguento che cura le ferite e preserva dalla corruzione, rappresenta ciò che uno è. La regalità, la divinità, la mortalità propria della creatura, tutto ciò che l'uomo ha, ma soprattutto ciò che desidera e ciò che gli manca, è il suo tesoro. Apre a Dio i suoi averi , i suoi desideri e le sue penurie. E Dio entra nel suo tesoro. Qui è “dove” il Figlio è generato dal Padre. Dando ciò che sono, i magi ricevono Colui che è, e diventano essi stessi simili a Lui. Dio nasce nell'uomo , e l'uomo in Dio. Qui si compie il cammino. Anche i Magi, come Giuseppe, ricevono in sogno il messaggio di Dio. Il sogno di Dio influisce sulla storia più del potere di ogni potente, e lo beffa. Tornano dov'erano partiti. Ma “per altra via” . Non più quella di chi cerca uno che non conosce , ma quella di chi ha trovato Colui che cerca. Infatti non sono più quelli di prima , hanno trovato “dove” è nato il re. Il “dove” di Dio è il cuore dell'uomo, e il “dove” dell'uomo il cuore di Dio. Si ritirarono da “anacoreti” , dice il testo greco, nella loro stessa terra. Hanno con sé ormai un nuovo cielo e una nuova terra, seme che porteranno ovunque andranno.
Antifona
RispondiEliminaEcco, viene il Signore, il nostro re:
nella sua mano è il regno, la forza e la potenza. (Cf. Ml 3,1; 1Cr 29,12)
Colletta
O Dio, che in questo giorno,
con la guida della stella,
hai rivelato alle genti il tuo Figlio unigenito,
conduci benigno anche noi,
che già ti abbiamo conosciuto per la fede,
a contemplare la bellezza della tua gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura
La gloria del Signore brilla sopra di te.
Dal libro del profeta Isaìa
Is 60,1-6
Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce,
la gloria del Signore brilla sopra di te.
Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra,
nebbia fitta avvolge i popoli;
ma su di te risplende il Signore,
la sua gloria appare su di te.
Cammineranno le genti alla tua luce,
i re allo splendore del tuo sorgere.
Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si sono radunati, vengono a te.
I tuoi figli vengono da lontano,
le tue figlie sono portate in braccio.
Allora guarderai e sarai raggiante,
palpiterà e si dilaterà il tuo cuore,
perché l'abbondanza del mare si riverserà su di te,
verrà a te la ricchezza delle genti.
Uno stuolo di cammelli ti invaderà,
dromedari di Màdian e di Efa,
tutti verranno da Saba, portando oro e incenso
e proclamando le glorie del Signore.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 71 (72)
R. Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.
O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto. R.
Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra. R.
I re di Tarsis e delle isole portino tributi,
i re di Saba e di Seba offrano doni.
Tutti i re si prostrino a lui,
lo servano tutte le genti. R.
Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri. R.
Seconda Lettura
Ora è stato rivelato che tutte le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Ef 3,2-3a.5-6
Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero.
Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
RispondiEliminaAlleluia, alleluia.
Abbiamo visto la sua stella in oriente
e siamo venuti per adorare il Signore. (Cf. Mt 2,2)
Alleluia.
Vangelo
Siamo venuti dall'oriente per adorare il re.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 2,1-12
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov'è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All'udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: "E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l'ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele"».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo».
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese.
Parola del Signore.
PAROLE DEL SANTO PADRE
RispondiEliminaAdorare è incontrare Gesù senza la lista delle richieste, ma con l’unica richiesta di stare con Lui. È scoprire che la gioia e la pace crescono con la lode e il rendimento di grazie. (…) Adorare è un gesto d’amore che cambia la vita. È fare come i Magi: è portare al Signore l’oro, per dirgli che niente è più prezioso di Lui; è offrirgli l’incenso, per dirgli che solo con Lui la nostra vita si eleva verso l’alto; è presentargli la mirra, con cui si ungevano i corpi feriti e straziati, per promettere a Gesù di soccorrere il nostro prossimo emarginato e sofferente, perché lì c’è Lui. (Omelia Epifania, 6 gennaio 2020)
FAUSTI -In questo racconto si presenta il “Natale dell'anima” (M. Ecklart) : la nascita del credente in Dio e di Dio nel credente. E' una generazione graduale, in cinque momenti : il con-siderare (stare-con -le-stelle) dell'intelligenza che apre a desiderare e a seguire la propria stella, la Scrittura che svela Colui che desideriamo, la gioia del cuore che mostra dove Lui è, l'adorazione e infine il dono di sé a Colui che già si è donato.
RispondiEliminaAnche se noi sappiamo il luogo materiale dove Lui è nato, non basta. Dobbiamo fare in prima persona l'itinerario dei Magi con un cammino notturno pieno di fascino e di paure,di desideri e di dubbi, di speranze e incertezze, sotto la guida di una stella che appare e scompare.
La ragione fa cercare il Salvatore, la rivelazione dice dove trovarlo : la prima dice che c'è, la seconda chi è, dando alla prima nuovi criteri di valutazione, gli stessi di Dio
Gesù è il Re dei giudei, il Cristo, Luce delle genti, nato per tutti in Bethlem di Giudea. La luce della ragione e della rivelazione porta a Lui l'umanità, che in Lui trova la propria vita.
La Chiesa, oltre che da giudei, è fatta anche da pagani che, come i magi, compiono il cammino di ricerca fino a trovarlo, baciarlo e aprire a Lui il loro tesoro.
“Gioirono molto di gioia grande” Dio è Amore; è gioia , Suo profumo, segno della presenza.
Essa è comunicata a chiunque ama, a chi scopre il tesoro (13,44), a chi incontra il Vivente (28,8). la gioia del cuore indica “dove” è Colui che cerchi : è dentro di te. Qui finalmente “entri in casa”, e trovi il re.
Il bambino è da vedere.
Dov'è il Bambino, se non nel cuore di chi lo ama , Lo ascolta e ne gioisce? Si arresta il cammino esteriore ; con l'adorazione comincia quello interiore. Tre volte si dice “adorare”
Il Bambino lo trovi se entri nella “casa”, ed è sempre insieme a Sua Madre.
Il Figlio lo trovi in Israele, in Maria, nella Chiesa, nei fratelli, in te stesso, se Lo ami e Lo ascolti!.
Il tesoro in Matteo è il cuore dell'uomo . Dove è il tuo tesoro, lì è il tuo cuore.
I magi aprono il loro cuore e offrono ciò che contiene.
L'oro, ricchezza visibile, rappresenta ciò che uno ha; l'incenso, invisibile come Dio, rappresenta ciò che uno desidera; la mirra, unguento che cura le ferite e preserva dalla corruzione, rappresenta ciò che uno è.
La regalità, la divinità, la mortalità propria della creatura, tutto ciò che l'uomo ha, ma soprattutto ciò che desidera e ciò che gli manca, è il suo tesoro. Apre a Dio i suoi averi , i suoi desideri e le sue penurie. E Dio entra nel suo tesoro.
Qui è “dove” il Figlio è generato dal Padre.
Dando ciò che sono, i magi ricevono Colui che è, e diventano essi stessi simili a Lui.
Dio nasce nell'uomo , e l'uomo in Dio. Qui si compie il cammino.
Anche i Magi, come Giuseppe, ricevono in sogno il messaggio di Dio. Il sogno di Dio influisce sulla storia più del potere di ogni potente, e lo beffa.
Tornano dov'erano partiti. Ma “per altra via” .
Non più quella di chi cerca uno che non conosce , ma quella di chi ha trovato Colui che cerca.
Infatti non sono più quelli di prima , hanno trovato “dove” è nato il re.
Il “dove” di Dio è il cuore dell'uomo, e il “dove” dell'uomo il cuore di Dio.
Si ritirarono da “anacoreti” , dice il testo greco, nella loro stessa terra.
Hanno con sé ormai un nuovo cielo e una nuova terra, seme che porteranno ovunque andranno.