mercoledì 10 agosto 2022

C - 20 DOMENICA T.O.




 

3 commenti:

  1. Antifona
    O Dio, nostra difesa,
    guarda il volto del tuo consacrato.
    Per me un giorno nel tuo tempio
    è più che mille altrove. (Cf. Sal 83,10-11)
    O Dio, che hai preparato beni invisibili
    per coloro che ti amano,
    infondi nei nostri cuori la dolcezza del tuo amore,
    perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa,
    otteniamo i beni da te promessi,
    che superano ogni desiderio.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.


    O Dio, che nella croce del tuo Figlio
    riveli i segreti dei cuori,
    donaci occhi puri,
    perché, tenendo lo sguardo fisso su Gesù,
    corriamo con perseveranza incontro a lui, nostra salvezza.
    Egli è Dio, e vive e regna con te.

    Prima Lettura
    Mi hai partorito uomo di contesa per tutto il paese (Ger 15,10)
    Dal libro del profeta Geremìa
    Ger 38,4-6.8-10

    In quei giorni, i capi dissero al re: «Si metta a morte Geremìa, appunto perché egli scoraggia i guerrieri che sono rimasti in questa città e scoraggia tutto il popolo dicendo loro simili parole, poiché quest’uomo non cerca il benessere del popolo, ma il male». Il re Sedecìa rispose: «Ecco, egli è nelle vostre mani; il re infatti non ha poteri contro di voi».
    Essi allora presero Geremìa e lo gettarono nella cisterna di Malchìa, un figlio del re, la quale si trovava nell’atrio della prigione. Calarono Geremìa con corde. Nella cisterna non c’era acqua ma fango, e così Geremìa affondò nel fango.
    Ebed-Mèlec uscì dalla reggia e disse al re: «O re, mio signore, quegli uomini hanno agito male facendo quanto hanno fatto al profeta Geremìa, gettandolo nella cisterna. Egli morirà di fame là dentro, perché non c’è più pane nella città». Allora il re diede quest’ordine a Ebed-Mèlec, l’Etiope: «Prendi con te tre uomini di qui e tira su il profeta Geremìa dalla cisterna prima che muoia».

    Parola di Dio.


    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 39 (40)
    R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
    Ho sperato, ho sperato nel Signore,
    ed egli su di me si è chinato,
    ha dato ascolto al mio grido. R.

    Mi ha tratto da un pozzo di acque tumultuose,
    dal fango della palude;
    ha stabilito i miei piedi sulla roccia,
    ha reso sicuri i miei passi. R.

    Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
    una lode al nostro Dio.
    Molti vedranno e avranno timore
    e confideranno nel Signore. R.

    Ma io sono povero e bisognoso:
    di me ha cura il Signore.
    Tu sei mio aiuto e mio liberatore:
    mio Dio, non tardare. R.


    Seconda Lettura
    Corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti.
    Dalla lettera agli Ebrei
    Eb 12,1-4

    Fratelli, anche noi, circondati da tale moltitudine di testimoni, avendo deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento.
    Egli, di fronte alla gioia che gli era posta dinanzi, si sottopose alla croce, disprezzando il disonore, e siede alla destra del trono di Dio.
    Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d’animo. Non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato.

    Parola di Dio.

    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
    e io le conosco ed esse mi seguono. (Gv 10,27)

    Alleluia.


    Vangelo
    Non sono venuto a portare pace sulla terra, ma divisione.
    Dal Vangelo secondo Luca
    Lc 12,49-53

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
    «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
    Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».

    Parola del Signore.

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  2. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Il fuoco di cui Gesù parla è il fuoco dello Spirito Santo, presenza viva e operante in noi dal giorno del nostro Battesimo. Esso – il fuoco - è una forza creatrice che purifica e rinnova, brucia ogni umana miseria, ogni egoismo, ogni peccato, ci trasforma dal di dentro, ci rigenera e ci rende capaci di amare. Gesù desidera che lo Spirito Santo divampi come fuoco nel nostro cuore, perché è solo partendo dal cuore che l’incendio dell’amore divino potrà svilupparsi e far progredire il Regno di Dio. Non parte dalla testa, parte dal cuore. E per questo Gesù vuole che il fuoco entri nel nostro cuore. Se ci apriamo completamente all’azione di questo fuoco che è lo Spirito Santo, Egli ci donerà l’audacia e il fervore per annunciare a tutti Gesù e il suo consolante messaggio di misericordia e di salvezza, navigando in mare aperto, senza paure. (Angelus, 14 agosto 2016)

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  3. FAUSTI – Il discepolo vive alla luce del giudizio di Dio, antidoto di ogni ipocrisia.
    Esso si rivela nel mistero pasquale di Gesù , che ci battezza nel fuoco dello Spirito dopo che Lui stesso è passato attraverso le acque della morte . Questa è la Sua venuta escatologica, già realizzata sulla croce, che giudica il mondo per salvarlo.
    In realtà il giudizio definitivo di Dio sul mondo è il dono del Suo Spirito.
    Segna l'inizio degli ultimi tempi in cui gli uomini sono chiamati alla conversione e alla vita nuova nel battesimo.. Questo fuoco, che Gesù asceso al cielo, manda sulla terra, è ben diverso da quello invocato da Giacomo e Giovanni sui samaritani .
    E' il frutto finale della Sua missione , compimento di tutto il disegno di Dio.
    Nell'Eucaristia il discepolo riceve lo Spirito. E' un fuoco che neanche le acque degli inferi possono estinguere, è l'amore di Dio per l'uomo, che sgorga dalla morte stessa del Figlio.
    Il brano è caratterizzato dall'urgenza .
    Infatti il Suo amore per noi è un fuoco che necessariamente vuole accendere colui che ama .
    Non c'è amore che non desideri essere riamato.
    Gesù è venuto a portare un fuoco , che ha da passare per l'acqua.
    Ciò che vuole, lo costringe a passare attraverso ciò che non vuole.
    La risurrezione viene dopo la morte . Lui stesso è diviso tra un desiderio e un'angoscia , fino a stillare sangue. E' la lotta, in cui l'amore vince la prova estrema.
    Egli stesso, il Figlio, è venuto a visitarci da parte del Padre in ogni nostra angoscia, perchè noi ne fossimo liberi.
    Il Messia è venuto a portare pace e unità tra gli uomini.
    Ma questa Sua pace viene attraverso la divisione .
    Non è infatti a buon mercato, bensì a caro prezzo, a prezzo della vita.
    Però fa nuove tutte le cose (Ap 21,3-5...).
    Questa divisione è la decisione che esige la sequela del Signore.

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