mercoledì 24 febbraio 2016

C - 3 DOM. QUARESIMA


2 commenti:

  1. -S. FAUSTI – Il brano di S.Luca ci presenta due fatti di cronaca e la parabola trasparente dell' amore del Padre e del Figlio che si prendono cura dell'uomo e non si attendono altro che egli risponda al loro amore.
    I due fatti di cronaca : un'uccisione e un incidente con molte vittime . Nel primo caso è in gioco la libertà e la cattiveria dell'uomo, nel secondo l'ineluttabilità e la violenza del creato.
    Questi due avvenimenti richiamano in modo esemplare ciò che maggiormente scuote la fede del credente : perché Dio permette i soprusi e le violenze , i disastri e i terremoti?
    La storia con le sue ingiustizie e la natura con la sua insensatezza sembrano dominate piuttosto dal maligno o dal caso. Nel primo episodio ci si aspetta che giudichi tra cattivi e buoni. Nel secondo è implicita l'obiezione di fondo: che fiducia si può avere nel Padre, se gli innocenti soffrono?
    Gesù li prende come modelli di difficile discernimento , per dare al credente una chiave di lettura per gli avvenimenti storici e naturali ( Sl 136).
    Il male che c'é , sia nell'uomo che nelle cose, è misteriosamente connesso con il peccato; ma non sfugge di mano a quel Dio nella cui mano sono gli abissi della terra (Sl 95,4) e che raccoglie in un otre le acque del mare ( Sl 33, 7). E' vero che tutti abbiamo peccato ; ma il nostro male è ormai il luogo della salvezza : “ là dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia”.
    ( Rom 5,20).
    Tutti gli avvenimenti sono quindi da leggere, a un livello più profondo, in termini di perdizione e di salvezza: svelano la perdizione dalla quale ci salva la conversione al Signore
    Conoscere i “segni del tempo” significa vedere nel male il Signore che viene a salvarci chiamandoci alla conversione. Il buon discernimento apre gli occhi e fa cambiare vita.2 - Parlando di male, pensiamo ai poveri che muoiono di fame, ai bambini che sono vittime della violenza, agli innocenti che vengono sistematicamente uccisi.
    In realtà il male è un altro : ciò che spinge ad affamare, violentare, uccidere. La nostra conversione è non considerare la vita biologica come valore assoluto – è per questa che si accumula e si fanno tutte le ingiustizie.
    Il valore assoluto è la fraternità e la solidarietà a livello interpersonale e sociale – anzi , globale, - oggi.
    Questa è già vita eterna che nella morte non ci viene sottratta.
    Come i nostri limiti quotidiani sono luoghi di amore e di comunione con gli altri, così il nostro limite assoluto è luogo di comunione con l'Altro, l'Assoluto, da cui veniamo e a cui ritorniamo. La conversione radicale è uscire dal delirio di onnipotenza : accettare la vita e la morte come comunione con Dio.
    Discernere i segni del presente significa leggere ogni fatto e dato come appello a passare dall'ipocrisia alla filialità, dal regno della paura a quello della libertà.
    Con la venuta del Messia la storia ha raggiunto il suo fine, e il tempo avrebbe dovuto arrestarsi. Come mai invece va ancora avanti? E' il problema che si affronta nella parabola del fico.
    Ma come il fico è sterile così l'uomo non si decide a fare frutti di conversione.
    Per sé, con la venuta di Gesù, il tempo dell'attesa sarebbe finito e il giudizio compiuto. Ma Dio accorda all'uomo “ancora un anno” e prodiga la sua ultima ed estrema cura perché fruttifichi e non debba essere tagliato. Dio non gode della rovina, ma della conversione.
    Questo è l'unico motivo teologico per cui, anche se la scure è già alla radice, l'albero non è ancora tagliato. E' una risposta ulteriore all'interrogativo del Battista davanti a Gesù . Come mai, se lui è il Messia, non è cessato il male e il tempo non si è fissato nell'eternità.?

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  2. --->Gesù risponde svelandoci il misterioso dialogo tra la giustizia -”taglialo” - e la misericordia di Dio :”lascia, perdona ancora per quest'anno”.E' il dramma del Padre e del Figlio nel loro reciproco amore che ingloba il mondo. E questo non capisce e non risponde all'amore.
    Il tempo fluisce ancora per dar a tutti di incontrare la tenerezza di Dio! Egli infatti vuole “che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità”.
    I tre anni del ministero di Gesù sono la venuta di Dio per il giudizio; ma Egli, invece di giudicare, offre perdono. Tutti gli anni successivi sono l' ”ancora un anno”che si prolunga , per fare con l'annuncio la medesima offerta alle generazioni successive.
    Questo è il senso profondo della storia . È l'anno della pazienza e della Misericordia di Dio, una dilatazione della salvezza e una dilazione del giudizio, ancora sempre per un anno, da allora fino ad ora e fino alla fine. Dio non taglia il fico, cioè l'uomo! Lo rispetta perché lo ama. Gli prodiga intorno tutta la sua opera, perché possa rispondere al suo amore.

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