giovedì 4 febbraio 2016

C - 5 DOM.T.O.


2 commenti:

  1. D.D. CON GESU' PESCATORE DI UOMINI
    Abbiamo udito il Vangelo. La folla fa ressa attorno a Gesù per ascoltare la sua Parola, a tal punto che Gesù deve salire su una barca perchè tutti dalla riva possano sentire.
    Tutti avvertono che sta risuonando una Parola altra , diversa da tutte le nostre parole.
    Qualcosa che irrompe nelle orecchie e si fa strada negli strati profondi dell'interiorità umana. Questo provoca interesse, meraviglia, una specie di incanto che tocca il cuore.
    Ah, questo deve sempre provocare in noi come un risveglio.
    Cosa abbiamo fatto poc'anzi?. Il primo lettore, le due lettrici, il sottoscritto, abbiamo imprestato la nostra voce a Dio che parlava. Proprio lui. Il nostro è stato un semplice prestito. Abbiamo ancora una volta sentito Dio.
    Isaia nella prima lettura sta pregando o abbiamo udito, e in qualche modo entra in contatto con la santità di Dio e dice . “Sono perduto perchè uomo dalle labbra impure. Eppure i miei occhi hanno visto il Signore degli eserciti”.
    E' l'esperienza che adesso noi abbiamo fatto. Gli occhi della nostra fede hanno incontrato Dio, Gesù che parla e attrae.
    Gente mia, fratelli, sorelle, stiamo facendo ressa attorno a Gesù che parla? Quando la parola ressa dice desiderio, interesse. O, per tanto che ci vada bene, ascoltiamo così questa parola di Dio, aspettiamo la predica sperando che non sia poi tanto noiosa.
    E poi dopo 20 minuti tutto finisce e si va a casa. Questa gente che fa ressa attorno a Gesù per ascoltare una parola altra e diversa , mi colpisce e sento tutta la mia superficialità. Sentiamola insieme? . Sentiamola insieme.Se poi ci chiediamo che cosa stia facendo Gesù, la risposta è semplice . Gesù fa il pescatore di uomini. Cerca sempre di pescare noi. Me e voi, adesso, sperando che l'amo, l'esca, tiri su qualcosa.
    Il seguito del Vangelo cerca di spiegare come può avvenire questa operazione delicata di Gesù che non sempre ci pesca. Butta l'amo però. E per fortuna continua a buttarlo.
    Il Vangelo lo abbiamo sentito, Gesù mentre parla, guarda, vede.
    Vede dei pescatori che sulla riva stanno pulendo le reti. Stavano lavorando.Scena che chi va al mare vede abbastanza sovente. Forse mentre lavoravano questi pescatori ascoltavano anche, e tuttavia la loro pesca non era riuscita.
    Quando la vita diventa difficile e stanca,senza grandi riuscite, senza grandi sbocchi, e uno si sente solo, sì, ascolti la Parola di Dio,
    ascolti Gesù che parla, ma nel cuore c'è tutto un groviglio, ci sono tante complicazioni, ci sono tutti i nostri problemi. A questo punto Gesù intende risolvere la situazione e lo fa a modo suo.
    Si rivolge a Simon Pietro con quell'invito apparentemente assurdo. “Prendi il largo, Pietro, tu e i tuoi amici gettate le reti per la pesca”. - Sotto il sole, Signore? Torniamo a pescare sotto il sole? Hai voglia di prendere i pesci sotto la canicola. Ehi, Signore, si vede che non sei del mestiere. Capisci poco. Invece noi...
    Ma Gesù deve rompere i nostri schemi, le nostre buone ragioni piene di buonsenso e tate volten vuote di fede.
    E Pietro però si lascia convincere . Signore, te lo dico, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla, ma “ sulla tua Parola getterò le reti”. Non nelle mie convinzioni, non quello che penso sia giusto. Sulla tua Parola getterò le reti. Mi fido di te.
    E la pesca riesce. Ciò che si riteneva da un punto di vista umano impossibile, era diventato possibile. E qui risuona un'altra Parola di Gesù che sentiamo nel Vangelo di Giovanni . “ Guardate che senza di me non potete fare nulla”.
    Pietro a questo punto ha la stessa reazione di Isaia : “ Non sono degno di starti vicino , Signore, sono un peccatore”. Sono un uomo dalle labbra impure.
    Vedete,il dono d'amore, la pesca riuscita gratuitamente, fa scattare la richiesta di perdono.

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  2. Guardate amici miei, che chi non è riconoscente, non potrà mai chiedere perdono con sincerità.
    Se sei poco abituato a dire grazie, non chiederai mai perdono a meno che tu non sia obbligato dalle circostanze. Pietro ha visto qualcosa di grande, ha visto che l'impossibile per i suoi schemi era diventato possibile. - Signore, sono un povero peccatore, allontanati da me -
    E Gesù :” Pietro, non avere paura, d'ora in poi sarai come me , e con me, pescatore di uomini”.
    E Pietro con i suoi amici, lo abbiamo udito, Giacomo e Giovanni, lasciano tutto e seguono Gesù.

    Lo seguono perchè con lui l'impossibile può diventare possibile. Almeno questo l'hanno capito. Poi faticheranno a seguirlo, ma non importa. L'impossibile che diventa possibile nella fede in Gesù .” Sulla tua Parola io getto le reti”. I iei schemi sono quello che sono, i miei punti di vista sono quelli che sono, le mie convinzioni, i miei chiodi fissi sono quello che sono, ma sulla tua Parola , Signore, io farò diverso. Questa è la fede.
    Diventiamo tutti pescatori di uomini. E come si pescano gli uomini? Volendo loro bene e sacrificandosi per loro. Si pescano con la bontà, con la condivisione, con la fraternità, con la misericordia. Si pescano così gli uomini.
    Non dimentichiamo mai che la nostra fede poggia anche su queste parole di Gesù :”Io vi faccio pescatori di uomini”. E lo siamo davvero. Ma tutto parte da : sulla tua Parola io parto, vado al largo.
    Esco dalle mie situazioni mentali e poverelle. Sono umane, insomma, ecco.
    Grandi insegnamenti di Gesù e io invito me e voi a cominciare questa Quaresima proprio come un tempo di fede che si rafforza. Voglio sempre più credere che con Gesù e in Gesù l'impossibile diventa proprio possibile con lui. Questo è più vero del fatto che siamo qui e che ci vediamo, io che parlo e voi che ascoltate.

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