S. FAUSTI – La fede cristiana ha il suo inizio nella risurrezione di Gesù. La gioia che ne scaturisce è la forza per seguirlo fino alla croce, in modo da partecipare noi stessi alla risurrezione dei morti. Questa è principio e fine del dinamismo della vita cristiana. Infatti “se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati”. La risurrezione consiste nello stare “sempre con il Signore” ( 1 Ts 4, 17), per il quale già ora viviamo nel dono del Suo Spirito. Dice Paolo : “Per me vivere è Cristo” (Fl1,21), perchè “non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne io la vivo nella fede del Figlio di Dio che mi ha amato e ha dato se stesso per me”( Gal 2,20). “Testimone della resurrezione è la più bella definizione dell'apostolo. L'uomo naturalmente pensa che la morte ponga fine ad ogni speranza. La risurrezione non può che suscitare incredulità o ilarità. Ai sadducei che non la ritenevano possibile , Gesù aveva detto : “ non siete voi forse in errore , dal momento che non conoscete le Scritture né la potenza di Dio?”. Indeducibile da qualsiasi premessa umana , essa è rivelata a chi conosce la promessa e la potenza di Dio. E' la realizzazione piena della sua salvezza. Amante della vita, Dio non vuole la morte. Ha creato l'uomo per l'immortalità , la cui radice è la conoscenza della sua potenza. In Gesù ce l'ha manifestata totalmente, mostrandoci come in Lui tutta la creazione, insieme con noi, è destinata alla resurrezione, espressione piena della nostra verità di figli di Dio. Per questo non siamo “ come gli altri che non hanno speranza “( 1Ts 4,3) oltre la morte. Se “abbiamo avuto speranza in Cristo solo in questa vita, siamo da compiangere più di tutti gli uomini” (1Cor 5,19). “Se non esiste risurrezione dai morti, neanche Cristo è risuscitato. Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede”(1Cor 15,13). La fede infatti è esperienza del Cristo Risorto. La nostra vita, pur non ignorando nessuna delle tribolazioni comuni a tutti, è illuminata dalla gioia pasquale ; e trova nell'incontro con il Signore glorificato la forza di camminare fin dove Lui già ci attende. La nostra risurrezione sarà corporea, come la sua , creazione nuova, passaggio a una vita altra. Il nostro corpo sarà animato dallo stesso Spirito di Dio e parteciperà della sua vita. Infatti “ si semina corruttibile e risorge incorruttibile , si semina ignobile e risorge glorioso, si semina debole e risorge pieno di forza, si semina un corpo animale e risorge un corpo spirituale (1 Cor 15,42). Questa vita nuova, superiore a ogni conoscenza umana, consiste nell'essere con Gesù, il Figlio unito al Padre nell'unico amore “Saremo sempre con il Signore” (1Ts 4,17). Saremo con Colui che è venuto a stare con noi fin sulla croce per poterci dire : ”Oggi sarai con me in paradiso”.
S. FAUSTI – La fede cristiana ha il suo inizio nella risurrezione di Gesù.
RispondiEliminaLa gioia che ne scaturisce è la forza per seguirlo fino alla croce, in modo da partecipare noi stessi
alla risurrezione dei morti. Questa è principio e fine del dinamismo della vita cristiana.
Infatti “se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati”.
La risurrezione consiste nello stare “sempre con il Signore” ( 1 Ts 4, 17), per il quale già ora viviamo nel dono del Suo Spirito.
Dice Paolo : “Per me vivere è Cristo” (Fl1,21), perchè “non sono più io che vivo,
ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne io la vivo nella fede del Figlio di Dio che mi ha amato e ha dato se stesso per me”( Gal 2,20).
“Testimone della resurrezione è la più bella definizione dell'apostolo.
L'uomo naturalmente pensa che la morte ponga fine ad ogni speranza.
La risurrezione non può che suscitare incredulità o ilarità.
Ai sadducei che non la ritenevano possibile , Gesù aveva detto : “ non siete voi forse in errore , dal momento che non conoscete le Scritture né la potenza di Dio?”.
Indeducibile da qualsiasi premessa umana , essa è rivelata a chi conosce la promessa e la potenza di Dio. E' la realizzazione piena della sua salvezza.
Amante della vita, Dio non vuole la morte.
Ha creato l'uomo per l'immortalità , la cui radice è la conoscenza della sua potenza.
In Gesù ce l'ha manifestata totalmente, mostrandoci come in Lui tutta la creazione, insieme con noi, è destinata alla resurrezione, espressione piena della nostra verità di figli di Dio.
Per questo non siamo “ come gli altri che non hanno speranza “( 1Ts 4,3) oltre la morte.
Se “abbiamo avuto speranza in Cristo solo in questa vita, siamo da compiangere più di tutti gli uomini” (1Cor 5,19).
“Se non esiste risurrezione dai morti, neanche Cristo è risuscitato. Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede”(1Cor 15,13).
La fede infatti è esperienza del Cristo Risorto.
La nostra vita, pur non ignorando nessuna delle tribolazioni comuni a tutti, è illuminata dalla gioia pasquale ; e trova nell'incontro con il Signore glorificato la forza di camminare fin dove Lui già ci attende.
La nostra risurrezione sarà corporea, come la sua , creazione nuova, passaggio a una vita altra.
Il nostro corpo sarà animato dallo stesso Spirito di Dio e parteciperà della sua vita.
Infatti “ si semina corruttibile e risorge incorruttibile , si semina ignobile e risorge glorioso, si semina debole e risorge pieno di forza, si semina un corpo animale e risorge un corpo spirituale
(1 Cor 15,42).
Questa vita nuova, superiore a ogni conoscenza umana, consiste nell'essere con Gesù, il Figlio unito al Padre nell'unico amore “Saremo sempre con il Signore” (1Ts 4,17).
Saremo con Colui che è venuto a stare con noi fin sulla croce per poterci dire :
”Oggi sarai con me in paradiso”.