giovedì 9 giugno 2016

C - 11 DOM.T.O.


2 commenti:

  1. S. FAUSTI – Qui Luca esprime in modo preciso che cos'è la fede cristiana . È l'amore che questa donna ha per Gesù, da capire alla luce del primo Comandamento (Dt 6,5). Tale amore è effetto e causa insieme del perdono : in quanto perdonata , ama come risposta al perdono , e, in quanto ama, è aperta ad accogliere il perdono che è la forma più grande dell'amore.
    Amore e perdono si alimentano a vicenda , in una circolarità continua.
    I gesti di questa donna sono l'espressione piena della fede nel perdono di Gesù, la risposta delicata ed esaltante dell'amore che accetta di essere amato.
    Questa donna accoglie la cháris di Dio : si lascia fare grazia , ed esprime il suo grazie , l'amen della fede. Il fatto si svolge nella casa del giusto, in cui fa irruzione una peccatrice.
    Una dei “figli della sapienza “ rende giustizia a Dio, riconoscendo il proprio peccato e la sua misericordia. Entra di forza nella casa di uno di quelli che, abitando nella presunzione della propria giustizia, rendono vano il piano di Dio. Essa accetta il lutto e il pianto del Battista ed entra nella gioia del flauto e della danza di Gesù, lo sposo; gli altri , invece, stanno a guardare con disappunto.
    Nella casa della legge, dove era atteso e invitato, Gesù imbandisce il banchetto nuziale per il peccatore inopportuno e indesiderato.
    Da una parte la donna rannicchiata , che riceve l'abbondanza dell'amore di Gesù, se ne impregna e ne trabocca riversandolo su di Lui.
    Dall'altra il fariseo autosufficiente e controllato, che conosce solo il merito, ignora il debito e l'amore che lo condona.
    Costui non può partecipare alla danza dell'amore, se prima non partecipa al pianto del suo peccato.
    Il racconto vuole persuaderlo di peccato “di prostituzione”, perchè vuol meritare l'amore di Dio.
    L'amore infatti è gratuito – lo capisce bene il peccatore nel perdono – e meritarlo si chiama “meretricio”. Per questo peccato non ci può essere perdono. Da esso ci si salva solo con la conversione. Infatti non può essere perdonato fino a quando non è riconosciuto come peccato.

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  2. --->La conversione più profonda è il semplice riconoscerci peccatori e accettare l'amore gratuito , che perdona.
    Gesù qui conferma di essere quel Dio che ha rivelato : un Dio che ama e fa grazia a tutti, ai pagani/nemici, ai piccoli e ai peccatori.
    Si conclude l'abbozzo del cammino di fede per ogni uomo che non ha visto Gesù.
    Chi crede nella potenza della sua parola , vince la morte, perchè Dio ha visitato il suo popolo come aveva promesso a Israele. Questa promessa è aperta a tutti coloro che l'accolgono nell'invito alla conversione del Battista e nel dono di grazia di Gesù. Anzi, il banchetto nuziale nella casa della legge non è offerto ai giusti, ma a quanti hanno bisogno di perdono, cioè a tutti, perchè tutti siamo trasgressori della legge.
    Questa donna è figura del vero popolo che si riconosce peccatore e bisognoso di perdono.
    Essa entra indesiderata nella casa del giusto, mentre questi resta estraneo a ciò che si svolge in casa propria . E' l'uomo della legge che invita Gesù , ma è il peccatore che lo accoglie e lo ama, perchè si sente accolto e perdonato.
    Questa donna è la prima che realizza ciò che si deve fare per ereditare la vita eterna :”Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente”. Non è più peccatrice e adultera, trasgreditrice della legge : entra e sta di casa in questa legge dell'amore che è Dio stesso, lo sposo, perchè ne ha ricevuto la grazia e il perdono.
    Intento del racconto non è assolvere la peccatrice e condannare il giusto , smaschera al giusto il proprio peccato di prostituzione. L'amore è sempre e solo dono.Questo si rivela pienamente nel
    per-dono. Il fariseo è chiamato a riconoscersi nella peccatrice per partecipare alla festa d'amore di Dio, Padre e sposo.
    Nella casa del fariseo – come facilmente la Chiesa può diventare – la venuta a tavola della prostituta mostra al giusto il suo peccato profondo, quello di non saper amare. Identificandosi con lei, può sperimentare il perdono e, come lei, rispondere all'amore ricevuto.
    Donna-casa-mensa-lacrime-capelli-bacio-profumo : sono tutti termini che esprimono accoglienza e vita .Questa vita, accolta dal peccatore nel perdono, è offerta a tutti.
    Escluso resta solo il giusto, che non ama perchè non si sente amato perchè, per paura, si chiude nella sua sufficienza a basso profilo.
    L'amore per Gesù è il cristianesimo, la fede che diventa vita. Questo amore è proprio del peccatore perdonato. Il peccato non distrugge la salvezza. Al contrario, nel perdono è causa di un amore più grande, di una salvezza maggiore. Così il nostro peccato non ci esclude dal Regno, ma è il motivo per cui amiamo di più. Proprio il nostro male, non il nostro bene, ci fa partecipare più profondamente al mistero di Dio che è amore.

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