giovedì 29 agosto 2019

C - 22 DOMENICA T. O.


2 commenti:

  1. LETTURA DEL GIORNO
    Prima Lettura

    Dal libro del Siràcide
    Sir 3,19-21.30.31 (NV) [gr. 3,17-20.28-29]

    Figlio, compi le tue opere con mitezza,
    e sarai amato più di un uomo generoso.
    Quanto più sei grande, tanto più fatti umile,
    e troverai grazia davanti al Signore.

    Molti sono gli uomini orgogliosi e superbi,
    ma ai miti Dio rivela i suoi segreti.
    Perché grande è la potenza del Signore,
    e dagli umili egli è glorificato.

    Per la misera condizione del superbo non c'è rimedio,
    perché in lui è radicata la pianta del male.
    Il cuore sapiente medita le parabole,
    un orecchio attento è quanto desidera il saggio.



    Seconda Lettura

    Dalla lettera agli Ebrei
    Eb 12,18-19.22-24a

    Fratelli, non vi siete avvicinati a qualcosa di tangibile né a un fuoco ardente né a oscurità, tenebra e tempesta, né a squillo di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano scongiuravano Dio di non rivolgere più a loro la parola.

    Voi invece vi siete accostati al monte Sion, alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a migliaia di angeli, all’adunanza festosa e all’assemblea dei primogeniti i cui nomi sono scritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Gesù, mediatore dell’alleanza nuova.

    VANGELO DEL GIORNO
    Dal Vangelo secondo Luca
    Lc 14,1.7-14

    Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.

    Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».

    Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».

    PAROLE DEL SANTO PADRE
    Non dimentichiamolo: Dio paga molto di più degli uomini! Lui ci dà un posto molto più bello di quello che ci danno gli uomini! Il posto che ci dà Dio è vicino al suo cuore e la sua ricompensa è la vita eterna. «Sarai beato – dice Gesù – … Riceverai la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti» (Angelus, 28 agosto 2016)

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  2. FAUSTI - Questa scena si svolge a tavola, con il fariseo e l'idropico sullo sfondo.Il lievito dei farisei porta all' ”avere di più” , riempie l'uomo di possesso e di rapina, e lo riduce a un idropico, che trasforma in acqua morta tutto ciò che mangia, e cresce tanto da non passare per la porta stretta. E' la situazione di ogni uomo .
    Nessuno può salvarsi , e tutti veniamo salvati.
    Tutti, tranne l'orgoglioso che rifiuta la mano tesa , perchè pretende di farcela da solo.
    Qui Gesù illustra lo spirito nuovo di chi è guarito dall'idropisia .
    È l'umiltà, il contrario di quel protagonismo di cui fan mostra i tanti piccoli idropici che vede scegliere i primi posti al banchetto della vita!
    Al lievito dei farisei ,Gesù contrappone il lievito del Regno.
    Non si tratta di norme di galateo o di tatticismi : è invece la Rivelazione del giudizio di Dio , che valuta in modo opposto al nostro.
    E' quanto Gesù ci ha manifestato e ciascuno di noi è chiamato a vivere.
    Egli ha scelto l'ultimo posto , si è fatto servo di tutti e si è umiliato.
    Suoi amici sono quanti fanno altrettanto! In questa parabola siamo esortati a occupare l'ultimo posto , perchè è quello del Figlio.
    E' il motivo per cui Dio ama gli ultimi e anche noi dobbiamo amarli.
    Solo questi partecipano al banchetto del Regno , che la Misericordia del Padre imbandisce per il figlio perduto e ritrovato.
    Questa parabola ribadisce la lezione del Magnificat.
    Ci guarisce dall'enfiagione dell'io per vivere di Dio , ci snebbia dai deliri di potenza e ci ripulisce gli occhi. Così vediamo come Dio agisce nella storia.
    La chiamata degli esclusi è insieme la salvezza messianica e l'anticipo della realtà definitiva : è il nostro vero essere come Dio in questo mondo.
    La scelta, l'impegno e il servizio cristiano per i poveri non sono strumento di dominio a buon mercato, che crea una schiavitù più sottile.
    Non è neanche sgravarsi la coscienza dai giusti sensi di colpa.
    Scaturisce invece dalla conoscenza di Dio , che ha scelto i poveri e si è identificato con loro.
    Da qui nasce un diverso modo di valutare e di agire.
    Agli invitati Gesù dice di scegliere l'ultimo posto, a chi invita, dice di scegliere gli ultimi.
    L'ultimo è il posto da scegliere e da cui scegliere , Dio fa lo stesso.
    Il nostro rapporto con i fratelli deve rispecchiare quello di Gesù che ci chiama a comortarci con gli altri come Lui si è comportato con noi.L'istruzione sulla gratuità del banchetto tocca il centro della vita cristiana , che trova nel dono dell'Eucaristia il suo alimento.
    Chi la osserva è veramente beato, è passato per la porta stretta e appartiene al mondo dei risorti,insieme al Figlio.
    La chiamata degli esclusi è insieme la salvezza messianica e l'anticipo della realtà definitiva.La scelta, l'impegno e il servizio cristiano per i poveri non sono strumento di dominio a buon mercato, che crea una schiavitù più sottile. Non è neanche sgravarsi dai sensi di colpa.
    Scaturisce invece dalla conoscenza di Dio, che ha scelto i poveri e si è identificato con loro.
    Il povero è il “luogo teologico” per eccellenza.
    In lui incontro il mio Salvatore che si è fatto ultimo di tutti.
    La Sua Presenza mi rivela sempre inadempiente e mi richiama alla stima e al rispetto per Lui.
    E' la presenza del Crocifisso.
    Per questo S. Francesco baciò il lebbroso.
    Più che ciò che faccio per Lui – spesso solo umiliarlo con un po' di soldi – è importante ciò che Lui fa per me : mi giudica e mi salva! .

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