venerdì 24 giugno 2022

C - 13 DOMENICA T.O.



 

 

5 commenti:

  1. Antifona
    Popoli tutti, battete le mani!
    Acclamate Dio con grida di gioia. (Sal 46,2)

    O Padre,
    che in Gesù maestro indichi la via della croce
    come sentiero di vita,
    fa’ che, mossi dal suo Spirito,
    lo seguiamo con libertà e fermezza,
    senza nulla anteporre all’amore per lui.
    Egli è Dio, e vive e regna con te.



    Prima Lettura
    Eliseo si alzò e seguì Elìa.
    Dal primo libro dei Re
    1 Re 19,16b.19-21

    In quei giorni, il Signore disse a Elìa: «Ungerai Eliseo, figlio di Safat, di Abel-Mecolà, come profeta al tuo posto».
    Partito di lì, Elìa trovò Eliseo, figlio di Safat. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il dodicesimo. Elìa, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello.
    Quello lasciò i buoi e corse dietro a Elìa, dicendogli: «Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò». Elìa disse: «Va’ e torna, perché sai che cosa ho fatto per te».
    Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con la legna del giogo dei buoi fece cuocere la carne e la diede al popolo, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elìa, entrando al suo servizio.

    Parola di Dio.


    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 15 (16)
    R. Sei tu, Signore, l'unico mio bene.
    Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
    Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
    Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
    nelle tue mani è la mia vita. R.

    Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
    anche di notte il mio animo mi istruisce.
    Io pongo sempre davanti a me il Signore,
    sta alla mia destra, non potrò vacillare. R.

    Per questo gioisce il mio cuore
    ed esulta la mia anima;
    anche il mio corpo riposa al sicuro,
    perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
    né lascerai che il tuo fedele veda la fossa. R.

    Mi indicherai il sentiero della vita,
    gioia piena alla tua presenza,
    dolcezza senza fine alla tua destra. R.


    Seconda Lettura
    Siete stati chiamati alla libertà.
    Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
    Gal 5,1.13-18

    Fratelli, Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù.
    Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per la carne; mediante l’amore siate invece a servizio gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri!
    Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste.
    Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge.

    Parola di Dio.

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  2. Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta:
    tu hai parole di vita eterna. (1 Sam 3, 9; Gv 6, 68c)

    Alleluia.

    Vangelo
    Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme. Ti seguirò ovunque tu vada.
    Dal Vangelo secondo Luca
    Lc 9,51-62

    Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.
    Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
    Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
    A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio».
    Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».

    Parola del Signore.

    PAROLE DEL SANTO PADRE
    Da quel momento, dopo quella ‘ferma decisione’, Gesù punta dritto al traguardo, e anche alle persone che incontra e che gli chiedono di seguirlo, dice chiaramente quali sono le condizioni: non avere una dimora stabile; sapersi distaccare dagli affetti umani; non cedere alla nostalgia del passato. Ma Gesù dice anche ai suoi discepoli, incaricati di precederlo sulla via verso Gerusalemme per annunciare il suo passaggio, di non imporre nulla: se non troveranno disponibilità ad accoglierlo, si proceda oltre, si vada avanti. Gesù non impone mai, Gesù è umile, Gesù invita. Se tu vuoi, vieni. L’umiltà di Gesù è così: Lui invita sempre, non impone. (Angelus, 30 giugno 2013)

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  3. -->Gesù, nel vivere la missione affidatagli dal Padre, sa bene che deve affrontare la fatica, il rifiuto, la persecuzione e la sconfitta. Un prezzo che, ieri come oggi, la profezia autentica è chiamata a pagare. Il duro rifiuto, però, non scoraggia Gesù, né arresta il cammino e la fecondità della sua azione profetica. Egli va avanti per la sua strada, confidando nell’amore del Padre. Anche oggi, il mondo ha bisogno di vedere nei discepoli del Signore dei profeti, cioè delle persone coraggiose e perseveranti nel rispondere alla vocazione cristiana. Persone che seguono la “spinta” dello Spirito Santo, che le manda ad annunciare speranza e salvezza ai poveri e agli esclusi; persone che seguono la logica della fede e non del miracolismo; persone dedicate al servizio di tutti, senza privilegi ed esclusioni. In poche parole: persone che si aprono ad accogliere in sé stesse la volontà del Padre e si impegnano a testimoniarla fedelmente agli altri. (ANGELUS, 3 febbraio 2019)

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  4. . FAUSTI - Gesù è la tenda definitiva di Dio tra gli uomini , è la Parola da ascoltare, è la bellezza da contemplare. Luca chiama noi, suoi lettori, a contemplarlo a “viso scoperto” , Egli cammina in mezzo a noi e ci apre il ritorno al Padre. Seguendolo, torniamo ad essere ciò che siamo : suoi figli.
    Ma, come nessuno ha ascoltato la Parola del Padre, nessuno ora accoglie il volto del Figlio.
    Non trova ospitalità, perchè è il più piccolo di tutti e l'escluso da tutti.
    Rifiutato dai lontani, i samaritani, non è compreso dai vicini, i discepoli. E' escluso dagli esclusi e non accolto dai piccoli! Infatti è indurito nella Parola del Padre, che è amore e tenerezza.
    Il volto del samaritano è diverso da quello di ogni Adamo , in discesa da Gerusalemme a Gerico.
    Egli, icona visibile del Dio invisibile, si è fatto pellegrino per tutte le strade del mondo, per restituire ai fratelli il loro volto di figli. Il suo viaggio verso il Padre e la Sua venuta tra gli uomini coincidono in un'unica missione storica , compimento del mistero di salvezza.
    Rifiutato dai fratelli per la loro disobbedienza, egli si consegna loro per obbedienza al Padre , e li salva attraverso la misericordia e la croce. Qui si manifesta la diversità tra lo spirito dell'uomo e quello di Dio
    Davanti al suo volto siamo chiamati a discernere di che spirito siamo : siamo induriti come Lui nell'amore , oppure siamo chiusi nella durezza del nostro cuore?
    Siamo veramente battezzati nel Suo Spirito o in quello opposto?
    Discepolo è colui che riconosce questo volto povero, umiliato e umile, e opera secondo il Suo spirito di misericordia.
    Egli si battezza e si immerge nella povertà, nell'umiliazione e nell'umiltà ;
    noi facciamo tutto per emergere mediante l'avere, il potere e l'apparire.
    Il volto di Gesù verso Gerusalemme ci fa vedere che la nostra intelligenza è disturbata.
    Ignorando la Parola del Figlio dell'uomo, manchiamo di discernimento e militiamo sotto la bandiera del nemico, ovviamente a fin di bene. Ingannata dall'intelligenza, anche la nostra volontà ha i suoi desideri e le sue priorità che si oppongono alla sequela di Gesù. E' una volontà divisa tra il desiderio di seguire Lui e quello di tenere le proprie sicurezze materiali, affettive e personali.
    C'è una circolarità tra intelligenza e volontà : uno agisce secondo quanto capisce. Ma poi, per abitudine buona o cattiva, capisce secondo quanto agisce. Dopo il battesimo, in cui operò la scelta fondamentale nello Spirito, Gesù affrontò e vinse in se stesso le tentazioni.
    Anche il discepolo, dopo il battesimo nello stesso Spirito, è chiamato a decidersi e superare le ambiguità interne alla sua volontà. Il discepolo, come non conosce, così neanche vuole il cammino del Figlio dell'uomo. Per questo, oltre che nell'intelligenza, deve essere guarito anche nella volontà. Essa in realtà non vuole : vorrebbe il fine, senza però mettere in atto i mezzi.
    In questo brano emergono le resistenze che il discepolo oppone al Suo Signore.
    Sono le stesse che egli per primo ha incontrato. Riguardano i mezzi adeguati al fine.
    E' necessaria una decisione che rompa con l'immagine della madre (il mondo dei bisogni e delle sicurezze materiali) , con quella del padre ( il mondo degli affetti, dei doveri e dei rapporti) e con i condizionamenti dell'io (sicurezza del solco e della propria identità da conservare) : sono la povertà , la castità e l'obbedienza necessarie alla sequela , il superamento della tentazione dell'avere, del potere e dell'apparire.
    Più che le tre esigenze che il maestro ha verso chi vuol seguirlo, sono i tre doni che Gesù fa al discepolo : la li bertà dalle cose, dalle persone e dall'io, per amare Lui con tutto il cuore.
    Come ogni dono , è solo per chi lo desidera. Per questo giova chiederli con insistenza al Signore , nonostante le resistenze contrarie.

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  5. https://www.youtube.com/watch?v=_VF7_dCA83E&list=RD_VF7_dCA83E&start_radio=1

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