FAUSTI – Il centro di questi primi capitoli è la conoscenza “tattile”di Dio che ha Maria nel generare, fasciare e deporre il suo figlio nella mangiatoia. La scena che ci è data da contemplare è il fatto storico , unico, accaduto duemila anni fa, prima narrato , poi annunciato come segno che dà significato a tutta la storia, e infine vissuto dai pastori.. Attraverso il racconto che per prima Maria ha fatto a Luca, pastore diventato annunciatore, che lo ha trasmesso a noi, anche noi siamo chiamati a contemplare e toccare con Lei lo stesso Verbo della Vita. Così come i primi pastori, diventiamo anche noi annunciatori della Parola : “ Fu partorito per voi oggi un Salvatore che è Cristo Signore”” Lo stesso annuncio, di bocca in bocca, attraverso i pastori diventati evangelisti, trasmette a noi il compimento della promessa di Dio. L'oggi della nascita del Salvatore si realizza ovunque è annunciato e creduto, come presso i pastori che si mettono in cammino per andarlo a vedere. Dopo le Parole dell'Angelo , si apre il cielo e gli uomini possono assistere alla liturgia celeste che si svolge sopra questo bambino. A questa liturgia celeste , dischiusa dall'annuncio che ne dà l'interpretazione, corrisponde una liturgia terrestre, di povera gente, obbediente alla Parola, che corre a vedere un povero bambino, del quale crede “ciò che il Signore ha notificato”. Essi, dopo aver sperimentato ciò che è stato loro detto, a loro volta lo annunciano. In questi pastori, primi ascoltatori che a loro volta si fanno annunciatori, si profila la Chiesa. Essa nasce dall'annuncio, ne verifica l'oggi della salvezza e la ritrasmette agli altrii con l'annuncio. E' una Chiesa di poveri e ultimi, come l'Annunciato stesso. In forza della fede, essa riconosce, annuncia, glorifica e loda Dio che si è rivelato nell'impotenza di Gesù.La sua condizione di limite si supera nella trasmissione dell'annuncio, che dilata lo spazio della Comunità fino agli estremi confini della terra e apre il tempo all'eternità.
PRIMA LETTURA Porranno il mio nome sugli Israeliti, e io li benedirò. Dal libro dei Numeri 6,22-27 Il Signore parlò a Mosè e disse: “Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: "Così benedirete gli Israeliti: direte loro: Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace". Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò”. Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 66) R. Dio abbia pietà di noi e ci benedica. Dio abbia pietà di noi e ci benedica, su di noi faccia splendere il suo volto; perché si conosca sulla terra la tua via, la tua salvezza fra tutte le genti. R. Gioiscano le nazioni e si rallegrino, perché tu giudichi i popoli con rettitudine, governi le nazioni sulla terra. R. Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti. Ci benedica Dio e lo temano tutti i confini della terra. R.
SECONDA LETTURA Dio mandò il suo Figlio, nato da donna. Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Galati 4,4-7 Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l'adozione a figli. E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: Abbà! Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio. Parola di Dio.
CANTO AL VANGELO (cf. Eb 1,1.2) R. Alleluia, alleluia. Molte volte e in diversi modi nei tempi antichi Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti; ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio. R. Alleluia.
VANGELO I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. + Dal Vangelo secondo Luca 2,16-21 In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima che fosse concepito nel grembo.
FAUSTI – Il centro di questi primi capitoli è la conoscenza “tattile”di Dio che ha Maria nel generare, fasciare e deporre il suo figlio nella mangiatoia. La scena che ci è data da contemplare è il fatto storico , unico, accaduto duemila anni fa, prima narrato , poi annunciato come segno che dà significato a tutta la storia, e infine vissuto dai pastori..
RispondiEliminaAttraverso il racconto che per prima Maria ha fatto a Luca, pastore diventato annunciatore, che lo ha trasmesso a noi, anche noi siamo chiamati a contemplare e toccare con Lei lo stesso Verbo della Vita. Così come i primi pastori, diventiamo anche noi annunciatori della Parola : “ Fu partorito per voi oggi un Salvatore che è Cristo Signore”” Lo stesso annuncio, di bocca in bocca, attraverso i pastori diventati evangelisti, trasmette a noi il compimento della promessa di Dio.
L'oggi della nascita del Salvatore si realizza ovunque è annunciato e creduto, come presso i pastori che si mettono in cammino per andarlo a vedere. Dopo le Parole dell'Angelo , si apre il cielo e gli uomini possono assistere alla liturgia celeste che si svolge sopra questo bambino.
A questa liturgia celeste , dischiusa dall'annuncio che ne dà l'interpretazione, corrisponde una liturgia terrestre, di povera gente, obbediente alla Parola, che corre a vedere un povero bambino, del quale crede “ciò che il Signore ha notificato”.
Essi, dopo aver sperimentato ciò che è stato loro detto, a loro volta lo annunciano.
In questi pastori, primi ascoltatori che a loro volta si fanno annunciatori, si profila la Chiesa.
Essa nasce dall'annuncio, ne verifica l'oggi della salvezza e la ritrasmette agli altrii con l'annuncio. E' una Chiesa di poveri e ultimi, come l'Annunciato stesso.
In forza della fede, essa riconosce, annuncia, glorifica e loda Dio che si è rivelato nell'impotenza di Gesù.La sua condizione di limite si supera nella trasmissione dell'annuncio, che dilata lo spazio della Comunità fino agli estremi confini della terra e apre il tempo all'eternità.
PRIMA LETTURA
RispondiEliminaPorranno il mio nome sugli Israeliti, e io li benedirò.
Dal libro dei Numeri 6,22-27
Il Signore parlò a Mosè e disse: “Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: "Così benedirete gli Israeliti: direte loro: Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace". Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò”.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 66)
R. Dio abbia pietà di noi e ci benedica.
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti. R.
Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra. R.
Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra. R.
SECONDA LETTURA
Dio mandò il suo Figlio, nato da donna.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Galati 4,4-7
Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l'adozione a figli. E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: Abbà! Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio.
Parola di Dio.
CANTO AL VANGELO (cf. Eb 1,1.2)
R. Alleluia, alleluia.
Molte volte e in diversi modi nei tempi antichi
Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti;
ultimamente, in questi giorni,
ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
R. Alleluia.
VANGELO
I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino.
+ Dal Vangelo secondo Luca 2,16-21
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima che fosse concepito nel grembo.